Da qualche anno, fortunatamente, i semi e la loro importanza sono entrati nella ‘moda’ mondiale come lo yoga, le diete vegane e vegetariane e l’essere sostenibili. Indipendentemente dal grado di consapevolezza con il quale ci si dedica a queste pratiche considero un bene la loro divulgazione verso più gente possibile. Come diceva il saggio…”non importa il colore della barca se ti porta dall’altro lato del fiume”.
Quando parliamo si Salvaguardia dei Semi le motivazioni più comuni sono molte e importantissime; lo facciamo per mantenere la scelta su come nutrirci (sovranità alimentare), per mantenerci in salute (perché le varietà tradizionali sono più integre in termini di nutrienti), per la biodiversità, per conservare la nostra cultura e coltura, per garantirci una base genetica per le successive generazioni di piante, per sostituire i contadini della scorsa generazione.
Per me è stata una ritorno alle origini, un ritrovare l’Eva Bambina che amava raccogliere, osservare e giocare con i semini
Il senso di cura e di creazione che mi trasmette il lavoro con i semi appaga profondamente molti aspetti del mio essere, la connessione alla vita, il creare vita, la rete, comunità, il gusto, le tradizioni; ogni piccolo seme contiene in se la storia del mondo da cui proviene, e, se ascoltiamo con attenzione, possiamo perfino sentirla.
Il Seme è la base di tutta l’evoluzione
Ogni seme che riproduciamo dà vita a centinaia di altri semi, che con la cura possono diventare altrettante piantine e in modo direttamente proporzionale riprodursi fino a tendere all’infinito. Per cui, prendersi cura di un seme ci connette direttamente al processo creativo di vita/morte della natura e alla sua ricchezza.
Custodire una ‘banca’ dei semi appaga in modo profondo le paure relative all’abbondanza e alla mancanza, con qualche sacchetto di semi, mi sento protetta dall’ancestrale fame e garantita nel futuro.
Scorre in loro la forza della moltiplicazione e dell’abbondanza
Per questo il Seme non può essere considerata una merce, perché non lo è. I Semi sono un diritto.
Quando riceviamo un Seme da piantare stiamo ricevendo un potere, e come lo zio Ben ci ricorda “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.
Nei prossimi articoli esploreremo l’aspetto convenzionale e non convenzionale della salvaguardia dei Semi. Un viaggio che mi ha portato a trasformarmi e ricostruirmi, esprimermi, non più in forma concentrata, ma in forma amplificata, come seme che diventa pianta.
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