Le case delle sementi, nate in America Latina e diffusesi in Europa agli inizi del XXI secolo, sono modelli di gestione collettiva della biodiversità coltivata. Il loro scopo è creare luoghi per la conservazione e diffusione di antiche sementi, ovvero quelle sementi da sempre selezionate nei campi dai contadini e non sottoposte ad alcuna modifica in vitro da parte di multinazionali e aziende sementifere.
La Casa delle Sementi calabrese ha trovato fissa dimora all’interno della Bottega della terra, dove i semi sono esposti all’interno di una grande bacheca, ribattezzata “la bacheca dei semi non ancora perduti”. Sono oltre 150 le varietà di semi antichi ritrovate in Calabria dalla stessa associazione Crocevia Calabria grazie al progetto “Semi Autonomi” che, ogni due anni, vede i soci dell’associazione attivamente coinvolti in un viaggio in bicicletta per i borghi rurali calabresi, in cerca di questi preziosi semi. Attorno ad ogni seme, hanno spiegato Yvonne Piersante (presidentessa dell’associazione Crocevia Calabria) e Andrea Giorgia Gullà (imprenditrice della bottega e socia di Crocevia Calabria), gravitano non solo i concetti della vita che si rinnova ad ogni ciclo e dell’autonomia contadina, ma anche quello della conservazione della cultura locale che traspare dalle condizioni di adattamento della pianta, dal modo in cui viene curata e usata all’interno delle differenti comunità locali, dalle storie, racconti, usi e tradizioni che si creano attorno ai semi stessi.
Nella Casa delle Sementi le sementi raccolte e recuperate da Crocevia Calabria sono catalogate e a messe a disposizione della collettività, di associazioni, di agricoltori e amanti della natura che vogliano coltivarle e moltiplicarle, per far tornare nella loro casa una piccola quantità delle sementi scelte.
In questo modo chiunque può entrare a fare parte della Rete di Custodi e aiutare nella protezione e diffusione della biodiversità locale che anno dopo anno sparisce dalla nostra terra.
La Casa delle Sementi calabrese non vuole essere solo un luogo per la conservazione e lo scambio delle sementi, ma anche anche un motore di iniziative e di incontri per sensibilizzare e confrontarsi sui temi legati al controllo sulle sementi, ai diritti degli agricoltori, alla sovranità alimentare ed alla conservazione della biodiversità coltivata, al fine di diffondere consapevolezza e spirito critico rispetto alle nostre scelte di ogni giorno.