Piantare alberi da frutto, Parte 1 – Quale frutta?

Una serie di tre articoli in cui Patrick Whitefield esamina la messa a dimora degli alberi da frutto, in particolare nei climi temperati. Nella prima parte, la scelta degli alberi.

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alberi frutta permacultura

Rivista permacultura ingleseÈ ancora piena estate: l’orto trabocca di frutta e verdura, e le mele ancora pendono dagli alberi.

Non è un po’ presto per scrivere un articolo su come piantare gli alberi da frutta? La stagione ideale per piantarli è l’inverno, non sarà prematuro cominciare a pianificare già in autunno?

Be’, aspettare può andare bene, se accetti ti comprare qualunque tipo di albero da tuo vivaio. Ma se vuoi la certezza di trovare gli alberi che soddisfano veramente le tue esigenze, meglio prenotarli per agosto. Dopo potresti scoprire che l’albero o gli alberi che vuoi sono esauriti. Scegliere i tuoi alberi con cura è importante. Dureranno molti decenni, forse tutta la tua vita, e anche di più. Se alla tua famiglia non piacerà il raccolto dei tuoi alberi da frutto o se ne avrai troppo tutto insieme, oppure se gli alberi cresceranno troppo per lo spazio che hai a disposizione, rimpiangerai di non aver preso decisioni più assennate, e lo farai per un sacco di tempo.

Dalle mele alle pesche

Se in Gran Bretagna [e in zone dal clima temperato come il Nord Italia, NdT] coltiviamo tanti meli è principalmente perché crescono bene. Sono affidabili. Facciamo una specie di scambio fra affidabilità e prelibatezza dei frutti, più o meno in quest’ordine:

  • mele che si prestano a essere cotte [cultivar come le Granny Smith o le Bramley NdT], mele da consumare crude come dessert, pere
  • susine selvatiche, prugne, prugne verdi, pesche e albicocche.

Altra frutta ha bisogno di condizioni particolari; i fichi hanno bisogno di un microclima quasi esente da gelate, mentre dai ciliegi non otterrai alcun raccolto se non li proteggi dagli uccelli, a meno che non ne tiri su un intero frutteto.

Se vivi in una zona fredda e piovosa o se il tuo orto è tendenzialmente in ombra, la cosa migliore è coltivare mele da cottura e susine selvatiche. Ma che non ti venga in mente di coltivare pesche e albicocche senza un microclima favorevole, e preferibilmente un bel muro rivolto a Sud vicino a loro.

Cibo o esperimenti?

Tanti permacultori vanno pazzi per le piante insolite, inclusi gli alberi da frutto poco comuni. Libri come Plants for a Future di Ken Fern traboccano di attraenti descrizioni di specie poco familiari che è possibile coltivare anche in un clima temperato. Ma attenzione, se una pianta non viene coltivata abitualmente probabilmente un motivo ci sarà. Potrebbe non essere così buona o non produrre abbastanza frutto nel nostro clima.

Non voglio scoraggiare chi vuole sperimentare nuovi tipi di frutta, ma prima di dedicare spazio prezioso a un albero che vivrà per decenni, definisci per bene quale sia il tuo obiettivo cruciale. Portare del cibo a tavola o fare esperimenti? Nel primo caso attacca con mele, pere e prugne.

Conservazione/immagazzinamento

Le prugne e altre drupacee non durano. Devi consumarle rapidamente o conservarle in bottiglia, in freezer o con altri sistemi. Il che richiede lavoro, ed è facile sopravvalutare il proprio entusiasmo verso la conservazione quando l’albero sta ancora crescendo e produce più cibo di quanto tu e la tua famiglia possiate consumare appena raccolto.

Le pere si mantengono un po’ di più, ma il primo premio spetta alle mele. Io le conservo nel mio capanno semplicemente mettendole dentro scatole usate e contenitori che rimedio dal mercato locale, così mangiamo mele fresche da settembre a maggio. Per ottenere questo risultato, ti serve un buon mix di varietà di meli, e di questo mi occuperò nel prossimo articolo, sempre su questo sito.

Traduzione di Flavio Troisi
Fonte: https://www.permaculture.co.uk/articles/planting-fruit-trees-part-1-which-fruit

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