Silvana Battaglia

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Classe 1974. Siciliana di nascita e di residenza, da sempre. Felice di esserlo.
Ho alle spalle quella che può definirsi un’ottima carriera scolastica che, manco a dirlo, mi ha portato dritto dritto alla laurea in Ingegneria Civile.
Più che una brava studente, a dire il vero, mi definisco una grande
curiosa, quasi al limite della bulimia!
Libera professionista, insegnante, moglie, gattara, discreta “spignattatrice”: queste in ordine sparso le mie attuali competenze ed esperienze.
Durante gli anni dell’università sognavo di trascorrere la vita esercitando la virtuosa professione dell’ingegnere dedito al recupero ed alla conservazione, così come all’ingegneria antisismica. E l’avventura,
una volta laureata ed abilitata, comincia. Fra il 2002 ed il 2005 mi divido fra lezioni private, insegnamento in un istituto paritario e libera professione. E nel frattempo mi sposo, settembre 2005.
I 4 anni seguenti mi vedono abbandonare un sistema scolastico, quello degli istituti paritari, per niente in linea con la mia visione dell’insegnamento, forse ancora troppo romantica. Contemporaneamente, però, vengo inghiottita in un vortice fatto di studio, lavoro, riunioni, cantieri, telefonate, scadenze, stress.
Tutto questo avrebbe potuto tranquillamente continuare se, a seguito di un grosso dispiacere nella mia vita privata, non fossi stata costretta a ri-definire le mie coordinate. Non so quanto possa avere contribuito, in proporzione a tutto il resto, ma sono certa che quella sera di Ottobre del 2009 in cui ascoltai per la prima volta la voce di Simone Perotti (per me allora un perfetto
sconosciuto), raccontare del suo downshifting, ha rappresentato un punto di non ritorno, per lo meno a livello emotivo!
Ed oggi?
Oggi ringrazio gli ultimi anni di crisi economica e lavorativa, che mi hanno permesso di fare chiarezza sulla mia scala di priorità. Ma ringrazio anche l’esperienza lavorativa forse più massacrante che ho avuto, che però mi ha permesso di visitare due volte una città meravigliosa come Londra, e di entrare maggiormente in contatto con la mia adorata lingua inglese! Sì, sono anglofila nel cuore, amo il suono (British) di questa
lingua, e mi piacerebbe conoscerla davvero bene! Chissà nel futuro…
Ma l’aspetto più importante di oggi è che le mie giornate continuano ad essere piene, forse troppo, ma il loro contenuto comincia ad assomigliarmi sempre di più! Ho infatti decisamente ridotto il tempo da dedicare alla libera professione, scegliendo di dedicarmi anche ad altre attività che mi appagano maggiormente, in primis insegnare.
Le mie passioni? I gatti, il mare, la musica, i libri, lo yoga, la buona tavola! Progetti per il futuro? Riprendere lo studio del pianoforte, dedicare una fetta del mio tempo ad attività di volontariato per i bambini, curiosare ed arricchirmi! Ancora non so esattamente cosa farò da grande. Osservo e resto in ascolto! Sat Nam