Tim è un cagnolino che ha poco più di un anno e, a detta dei veterinari che lo hanno visitato, è vivo per miracolo. Una storia come ce ne sono tante, forse troppe, quella di Tim. Soccorso sul ciglio di una S.S. siciliana, quasi in fin di vita, probabilmente perché investito o, peggio, lanciato fuori dal finestrino di un mezzo in corsa, oggi trascorre le sue giornate sdraiato sul pavimento, perché è rimasto paralizzato.
In questi giorni mi sono chiesta spesso come sia cambiata la percezione del tempo di questo cucciolo (Tim ha poco più di un anno), catapultato da una vita libera all’aria aperta ad una forzatamente statica. Il tempo…già! Perché Tim ha bisogno oggi, oltre che di affetto, anche di essere accudito, non essendo autonomo; lui, però, è disposto a dare in cambio altrettanto affetto e la sua docile e silenziosa compagnia.
Questo scambio, a pensarci, non è affatto scontato, anche se magari i milioni di post sui social che riguardano gli amici a 4 zampe potrebbero far pensare il contrario. In una società che ci abitua sin da piccoli a dare un prezzo a qualsiasi cosa, e che spesso omette di fare emergere il vero valore di alcune di esse, credo che Tim potrebbe provare a rivolgersi ad una Banca del Tempo!
Cioè?! In attesa della giornata informativa su questo tema, che si terrà presso il Filo di Paglia a Comiso il 2 Giugno 2017, prendiamoci un caffè e impieghiamo i prossimi 5 minuti per iniziare ad esplorare questa particolare istituzione.
Una Banca del Tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi, attraverso transazioni basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro.
I soci di una Banca del Tempo diventano, praticamente, “tempo-correntisti”e si impegnano ogni giorno per dare valore “sonante” al tempo! Il punto di forza di queste speciali transazioni è che l’unica unità di misura utilizzata è l’ora, a cui si attribuisce un preciso valore in denaro, che sarà uguale indipendentemente dalla prestazione svolta e dalla professionalità coinvolta. Non esistono interessi, e l’unico impegno consiste nel pareggiare il conto. Verrebbe da dire: “Troppo facile per essere vero…”.
Facciamo un esempio per renderci meglio conto del meccanismo. Io, Silvana, mi reco presso una Banca del Tempo per diventare tempo-correntista; mi viene assegnato un blocchetto di “assegni del tempo”, che mi serviranno per gestire le mie transazioni. A questo punto posso mettere a disposizione un certo numero di ore per offrire un servizio, una prestazione…insomma, qualcosa che so fare e che ho piacere di fare, con e per gli altri!

Sulla base della mia offerta, lo sportello si occupa di mettermi in contatto con chi ne ha fatto domanda. Erogata, per così dire, la prestazione, mi verranno accreditate sul conto corrente un numero di ore pari a quello che ho utilizzato per svolgerla, e che potrò sfruttare per qualche mia necessità.
Assegno dopo assegno, si innesca così un processo virtuoso di solidarietà e scambio reciproco fra persone che magari, altrimenti, non si conoscerebbero mai!
Mettere a disposizione il proprio tempo è un’azione che spesso viene spontaneamente associata a quanti si dedicano con amore al volontariato, nelle sue molteplici forme, o a chi semplicemente, “può permetterselo!”.
Beh, riflettendoci, nello spirito di un socio della Banca del Tempo possiamo ritrovare entrambe le cose: lo spirito solidale che porta a dare una mano al prossimo, ed il potersi “permettere” una simile ricchezza!
In Italia la prima Banca del Tempo nacque nel 1995 a Sant’Arcangelo di Romagna, grazie all’iniziativa di istituzioni “al femminile”, determinate nel tentativo di ricostruire quei legami sociali che i ritmi di vita di quest’epoca tendono a demolire.
Una Banca del Tempo si pone, infatti, fra i suoi principali obiettivi, quello di recuperare le buone pratiche del vivere in una comunità, come ad esempio ottenere che la vicina di casa possa pensare a fare la spesa per la nonnina del secondo piano che non può spostarsi, ricevendo poi in cambio che il signor Gino si occupi del suo gatto mentre lei trascorre una giornata al mare.
Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio Nazionale Tempomat, alla fine del 2002 in Italia si contavano 250 Banche del Tempo. Nel 2007 è stata fondata l’Associazione Nazionale Banche del Tempo. Oggi esistono Banche del Tempo sparse in tutto il territorio nazionale, impegnate nel tentativo di creare rete con i cittadini, le istituzioni locali, le associazioni esistenti. Una rete fatta di connessioni capaci di arricchire ciascuno di quelli che ne fanno parte.
Una rete come quella che è riuscito a realizzare Liborio Galbo con la Banca del Tempo Himerense
Liborio Galbo è un cittadino di Termini Imerese, in provincia di Palermo, il che significa che per noi “in quel di Ragusa” non è proprio dietro l’angolo; ciononostante, noi abbiamo potuto conoscere la sua storia grazie ad Alessandro ed Edite de Il Giro del Cappero, che lo hanno raggiunto fin lì con la loro “Capperina”.
Cosa è il Giro del Cappero??? Beh, questa è un’altra bella storia, ma non è questo il suo tempo…

Vediamo invece chi è Liborio. Nato in una famiglia di contadini, in cui fa esperienza del lavoro della terra e per la terra, intraprende con i suoi fratelli una carriera imprenditoriale nel settore dell’edilizia, prima, e come manutentore di villaggi turistici, poi. Rimasto senza lavoro nel 2010, sorge la necessità di trovare un modo per “campare” la famiglia! E proprio quando sembra che nessuna porta possa più aprirsi per lui, insieme a pochi amici fidati, fra cui un ragioniere in pensione, decide di realizzare nella sua città una Banca del Tempo.
L’avventura inizia mettendo ciascuno a disposizione ciò che sa fare, ovvero in questo caso avere cura della terra, e chiedendo in cambio, i prodotti che la stessa terra produrrà. Ma con l’adesione di sempre più cittadini all’iniziativa, con svariate competenze e professionalità, la Banca del Tempo Himerense mette in moto un processo di solidarietà e scambio reciproco capace di soddisfare tenti piccoli bisogni quotidiani. Probabilmente Liborio, anni fa, non immaginava affatto che il suo tentativo quasi al limite delle risorse, di fare qualcosa per sbarcare il lunario, diventasse un fenomeno capace di contagiare, nel giro di poco tempo, sia la popolazione locale che quelle limitrofe, per non parlare delle istituzioni e delle associazioni locali.
Ma dove sta la magia lanciata dalla bacchetta di Liborio?
Forse proprio nell’avere risvegliato lo spirito di solidarietà dei suoi concittadini: fare qualcosa per qualcuno, mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, chiedendo in cambio “la stessa moneta”, secondo le possibilità e le necessità di ciascuno!
Il video in cui Liborio racconta cosa è un assegno del tempo dura solo pochi minuti, ma è un intervallo sufficiente per restare sorpresi, se non increduli, di fronte alla semplicità del meccanismo che tiene in piedi una banca del tempo!
Come già anticipato, il prossimo 2 Giugno Liborio raggiungerà la parte opposta della Sicilia per divulgare ancora una volta l’esperienza della sua Banca del Tempo Himerense.
A chiederglielo siamo i soci dei G.A.S. di Ragusa, ovvero GAS Colibrì, Gasamuni, GAS Mazzarelli ed il G.A.S. di Comiso Il Filo di Paglia che, insieme a Permacultura e Transizione e alla società cooperativa Formamente di Ragusa, abbiamo voluto organizzare una giornata informativa dedicata a conoscere più da vicino questa istituzione fondata sulla buona volontà e sull’attivismo sociale delle cittadinanze coinvolte.
Perché essere soci di un GAS non prevede solo rifornirsi di prodotti alimentari di qualità e a “km zero”; rientra, infatti, tra gli obiettivi di un gruppo di acquisto solidale, la divulgazione di buone pratiche e la creazione di relazioni fra le diverse realtà basate sui principi dell’economia solidale ed esistenti nel territorio.
Vi aspettiamo dunque in c.daTargena, a Comiso, ospiti di Lucia e Giancarlo de Il Filo di Paglia; e lì, circondati dalla natura, parleremo di Banca del Tempo, ma anche di Distretto di Economia Solidale.

E come è giusto e naturale che accada quando si è in buona compagnia, trascorreremo la giornata insieme condividendo anche il pranzo.
Siamo certi che sarà ancora una volta un momento di scambio e di arricchimento, sotto il segno del tentativo che ci accomuna di piantare semi per un futuro più solidale.
E questa speranza ci rende GAS-ati!
“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”
(A. Einstein)
Per saperne di più sulla Giornata informativa sulla banca del tempo con Liborio Galbo
https://www.facebook.com/events/803519893137438/