Tempo, che ricchezza!

Il 2 Giugno si terrà in provincia di Ragusa una giornata informativa per conoscere cosa sono e come funzionano le banche del tempo, speciali istituzioni diffuse su tutto il territorio nazionale che si occupano di transazioni in termini di tempo, piuttosto che di denaro! Saremo guidati da un uomo tenace, che ha fatto di un momento di forte difficoltà una possibilità di miglioramento sia per sè e la sua famiglia che per la sua comunità: Liborio Galbo, co-fondatore della Banca del Tempo Himerense.

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Tim è un cagnolino che ha poco più di un anno e, a detta dei veterinari che lo hanno visitato, è vivo per miracolo. Una storia come ce ne sono tante, forse troppe, quella di Tim. Soccorso sul ciglio di una S.S. siciliana, quasi in fin di vita, probabilmente perché investito o, peggio, lanciato fuori dal finestrino di un mezzo in corsa, oggi trascorre le sue giornate sdraiato sul pavimento, perché è rimasto paralizzato.

In questi giorni mi sono chiesta spesso come sia cambiata la percezione del tempo di questo cucciolo (Tim ha poco più di un anno), catapultato da una vita libera all’aria aperta ad una forzatamente statica. Il tempo…già! Perché Tim ha bisogno oggi, oltre che di affetto, anche di essere accudito, non essendo autonomo; lui, però, è disposto a dare in cambio altrettanto affetto e la sua docile e silenziosa compagnia.

Questo scambio, a pensarci, non è affatto scontato, anche se magari i milioni di post sui social che riguardano gli amici a 4 zampe potrebbero far pensare il contrario. In una società che ci abitua sin da piccoli a dare un prezzo a qualsiasi cosa, e che spesso omette di fare emergere il vero valore di alcune di esse, credo che Tim potrebbe provare a rivolgersi ad una Banca del Tempo!

Cioè?! In attesa della giornata informativa su questo tema, che si terrà presso il Filo di Paglia a Comiso il 2 Giugno 2017, prendiamoci un caffè e impieghiamo i prossimi 5 minuti per iniziare ad esplorare questa particolare istituzione.

Una Banca del Tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi, attraverso transazioni basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro.

I soci di una Banca del Tempo diventano, praticamente, “tempo-correntisti”e si impegnano ogni giorno per dare valore “sonante” al tempo! Il punto di forza di queste speciali transazioni è che l’unica unità di misura utilizzata è l’ora, a cui si attribuisce un preciso valore in denaro, che sarà uguale indipendentemente dalla prestazione svolta e dalla professionalità coinvolta. Non esistono interessi, e l’unico impegno consiste nel pareggiare il conto. Verrebbe da dire: “Troppo facile per essere vero…”.

Facciamo un esempio per renderci meglio conto del meccanismo. Io, Silvana, mi reco presso una Banca del Tempo per diventare tempo-correntista; mi viene assegnato un blocchetto di “assegni del tempo”, che mi serviranno per gestire le mie transazioni. A questo punto posso mettere a disposizione un certo numero di ore per offrire un servizio, una prestazione…insomma, qualcosa che so fare e che ho piacere di fare, con e per gli altri!

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Foto di Edite, Il giro del cappero

Sulla base della mia offerta, lo sportello si occupa di mettermi in contatto con chi ne ha fatto domanda. Erogata, per così dire, la prestazione, mi verranno accreditate sul conto corrente un numero di ore pari a quello che ho utilizzato per svolgerla, e che potrò sfruttare per qualche mia necessità.

Assegno dopo assegno, si innesca così un processo virtuoso di solidarietà e scambio reciproco fra persone che magari, altrimenti, non si conoscerebbero mai!

Mettere a disposizione il proprio tempo è un’azione che spesso viene spontaneamente associata a quanti si dedicano con amore al volontariato, nelle sue molteplici forme, o a chi semplicemente, “può permetterselo!”.

Beh, riflettendoci, nello spirito di un socio della Banca del Tempo possiamo ritrovare entrambe le cose: lo spirito solidale che porta a dare una mano al prossimo, ed il potersi “permettere” una simile ricchezza!

In Italia la prima Banca del Tempo nacque nel 1995 a Sant’Arcangelo di Romagna, grazie all’iniziativa di istituzioni “al femminile”, determinate nel tentativo di ricostruire quei legami sociali che i ritmi di vita di quest’epoca tendono a demolire.

banca del tempo grottamare permaculturaUna Banca del Tempo si pone, infatti, fra i suoi principali obiettivi, quello di recuperare le buone pratiche del vivere in una comunità, come ad esempio ottenere che la vicina di casa possa pensare a fare la spesa per la nonnina del secondo piano che non può spostarsi, ricevendo poi in cambio che il signor Gino si occupi del suo gatto mentre lei trascorre una giornata al mare.

Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio Nazionale Tempomat, alla fine del 2002 in Italia si contavano 250 Banche del Tempo. Nel 2007 è stata fondata l’Associazione Nazionale Banche del Tempo. Oggi esistono Banche del Tempo sparse in tutto il territorio nazionale, impegnate nel tentativo di creare rete con i cittadini, le istituzioni locali, le associazioni esistenti. Una rete fatta di connessioni capaci di arricchire ciascuno di quelli che ne fanno parte.

Una rete come quella che è riuscito a realizzare Liborio Galbo con la Banca del Tempo Himerense

Liborio Galbo è un cittadino di Termini Imerese, in provincia di Palermo, il che significa che per noi “in quel di Ragusa” non è proprio dietro l’angolo; ciononostante, noi abbiamo potuto conoscere la sua storia grazie ad Alessandro ed Edite de Il Giro del Cappero, che lo hanno raggiunto fin lì con la loro “Capperina”.

Cosa è il Giro del Cappero??? Beh, questa è un’altra bella storia, ma non è questo il suo tempo…

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Alessandro Ciulla de Il giro del cappero e Liborio Galbo

Vediamo invece chi è Liborio. Nato in una famiglia di contadini, in cui fa esperienza del lavoro della terra e per la terra, intraprende con i suoi fratelli una carriera imprenditoriale nel settore dell’edilizia, prima, e come manutentore di villaggi turistici, poi. Rimasto senza lavoro nel 2010, sorge la necessità di trovare un modo per “campare” la famiglia! E proprio quando sembra che nessuna porta possa più aprirsi per lui, insieme a pochi amici fidati, fra cui un ragioniere in pensione, decide di realizzare nella sua città una Banca del Tempo.

L’avventura inizia mettendo ciascuno a disposizione ciò che sa fare, ovvero in questo caso avere cura della terra, e chiedendo in cambio, i prodotti che la stessa terra produrrà. Ma con l’adesione di sempre più cittadini all’iniziativa, con svariate competenze e professionalità, la Banca del Tempo Himerense mette in moto un processo di solidarietà e scambio reciproco capace di soddisfare tenti piccoli bisogni quotidiani. Probabilmente Liborio, anni fa, non immaginava affatto che il suo tentativo quasi al limite delle risorse, di fare qualcosa per sbarcare il lunario, diventasse un fenomeno capace di contagiare, nel giro di poco tempo, sia la popolazione locale che quelle limitrofe, per non parlare delle istituzioni e delle associazioni locali.

Ma dove sta la magia lanciata dalla bacchetta di Liborio?

Forse proprio nell’avere risvegliato lo spirito di solidarietà dei suoi concittadini: fare qualcosa per qualcuno, mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, chiedendo in cambio “la stessa moneta”, secondo le possibilità e le necessità di ciascuno!

Il video in cui Liborio racconta cosa è un assegno del tempo dura solo pochi minuti, ma è un intervallo sufficiente per restare sorpresi, se non increduli, di fronte alla semplicità del meccanismo che tiene in piedi una banca del tempo!

 

Come già anticipato, il prossimo 2 Giugno Liborio raggiungerà la parte opposta della Sicilia per divulgare ancora una volta l’esperienza della sua Banca del Tempo Himerense.

A chiederglielo siamo i soci dei G.A.S. di Ragusa, ovvero GAS Colibrì, Gasamuni, GAS Mazzarelli ed il G.A.S. di Comiso Il Filo di Paglia che, insieme a Permacultura e Transizione e alla società cooperativa Formamente di Ragusa, abbiamo voluto organizzare una giornata informativa dedicata a conoscere più da vicino questa istituzione fondata sulla buona volontà e sull’attivismo sociale delle cittadinanze coinvolte.

Perché essere soci di un GAS non prevede solo rifornirsi di prodotti alimentari di qualità e a “km zero”; rientra, infatti, tra gli obiettivi di un gruppo di acquisto solidale, la divulgazione di buone pratiche e la creazione di relazioni fra le diverse realtà basate sui principi dell’economia solidale ed esistenti nel territorio.

Vi aspettiamo dunque in c.daTargena, a Comiso, ospiti di Lucia e Giancarlo de Il Filo di Paglia; e lì, circondati dalla natura, parleremo di Banca del Tempo, ma anche di Distretto di Economia Solidale.

Il filo di paglia comiso sicilia
Lucia Buscema, Giovanni Occhipinti, Giancarlo Occhipinti, Vincenzo Occhipinti de Il filo di paglia. Comiso (RG). Foto di Edite, Il giro del cappero.

E come è giusto e naturale che accada quando si è in buona compagnia, trascorreremo la giornata insieme condividendo anche il pranzo.

Siamo certi che sarà ancora una volta un momento di scambio e di arricchimento, sotto il segno del tentativo che ci accomuna di piantare semi per un futuro più solidale.

E questa speranza ci rende GAS-ati!

“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”
(A. Einstein)

Per saperne di più sulla Giornata informativa sulla banca del tempo con Liborio Galbo
https://www.facebook.com/events/803519893137438/

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Classe 1974. Siciliana di nascita e di residenza, da sempre. Felice di esserlo. Ho alle spalle quella che può definirsi un’ottima carriera scolastica che, manco a dirlo, mi ha portato dritto dritto alla laurea in Ingegneria Civile. Più che una brava studente, a dire il vero, mi definisco una grande curiosa, quasi al limite della bulimia! Libera professionista, insegnante, moglie, gattara, discreta “spignattatrice”: queste in ordine sparso le mie attuali competenze ed esperienze. Durante gli anni dell’università sognavo di trascorrere la vita esercitando la virtuosa professione dell’ingegnere dedito al recupero ed alla conservazione, così come all’ingegneria antisismica. E l’avventura, una volta laureata ed abilitata, comincia. Fra il 2002 ed il 2005 mi divido fra lezioni private, insegnamento in un istituto paritario e libera professione. E nel frattempo mi sposo, settembre 2005. I 4 anni seguenti mi vedono abbandonare un sistema scolastico, quello degli istituti paritari, per niente in linea con la mia visione dell’insegnamento, forse ancora troppo romantica. Contemporaneamente, però, vengo inghiottita in un vortice fatto di studio, lavoro, riunioni, cantieri, telefonate, scadenze, stress. Tutto questo avrebbe potuto tranquillamente continuare se, a seguito di un grosso dispiacere nella mia vita privata, non fossi stata costretta a ri-definire le mie coordinate. Non so quanto possa avere contribuito, in proporzione a tutto il resto, ma sono certa che quella sera di Ottobre del 2009 in cui ascoltai per la prima volta la voce di Simone Perotti (per me allora un perfetto sconosciuto), raccontare del suo downshifting, ha rappresentato un punto di non ritorno, per lo meno a livello emotivo! Ed oggi? Oggi ringrazio gli ultimi anni di crisi economica e lavorativa, che mi hanno permesso di fare chiarezza sulla mia scala di priorità. Ma ringrazio anche l’esperienza lavorativa forse più massacrante che ho avuto, che però mi ha permesso di visitare due volte una città meravigliosa come Londra, e di entrare maggiormente in contatto con la mia adorata lingua inglese! Sì, sono anglofila nel cuore, amo il suono (British) di questa lingua, e mi piacerebbe conoscerla davvero bene! Chissà nel futuro… Ma l’aspetto più importante di oggi è che le mie giornate continuano ad essere piene, forse troppo, ma il loro contenuto comincia ad assomigliarmi sempre di più! Ho infatti decisamente ridotto il tempo da dedicare alla libera professione, scegliendo di dedicarmi anche ad altre attività che mi appagano maggiormente, in primis insegnare. Le mie passioni? I gatti, il mare, la musica, i libri, lo yoga, la buona tavola! Progetti per il futuro? Riprendere lo studio del pianoforte, dedicare una fetta del mio tempo ad attività di volontariato per i bambini, curiosare ed arricchirmi! Ancora non so esattamente cosa farò da grande. Osservo e resto in ascolto! Sat Nam