Roma, 19 aprile 2019: alle 9.00 del mattino ancora la piazza è semi deserta, mi chiedo come tutta Roma non pulluli di fermento. Cerco cartelli con slogan ecologici per le metropolitane, grandi gruppi di adolescenti che schiamazzano ma… tutto questo fermento alla fermata Flaminio di Roma non si vede e neanche, tra i viaggiatori, si vocifera della presenza di Greta in città.
Mi ritrovo con gli altri ‘green heart‘ componenti del gruppo ‘ Catanesi con Greta Thunberg‘ e raggiungiamo la piazza del popolo. Ancora tutto sembra tacere ma un grande palco, con generatori elettrici rigorosamente ecologici (si alimentano pedalando biciclette), e le prove dei musicisti fanno ben sperare.
In mezzo alla piazza si trova un corridoio preferenziale, dove tutti gli organizzatori dell’ evento possono muoversi liberamente. Loro, hanno appeso sul collo un cartellino verde, riconoscibilissimo, Friday for future, con su specificata la funzione che hanno. Ci sono diversi giovanissimi, ma anche adulti sui 40 anni: fotografi, stampa etc… Di sottofondo si sentono le note di una musica molto orecchiabile che ripete:’ tempo, non c’e’ più tempo, faccio la mia parte prima che sia troppo tardi e me ne pento’.

All’incirca sono queste le parole del testo di una canzone creata da un noto gruppo musicale locale, in occasione di questo specialissimo ‘Friday for future’. Sono le 10.30 ed i miei timori svaniscono, al vedermi circondata da sempre più persone: bambini, anziani, adulti, adolescenti e giovani di tutte le età giungono colorati nei volti e accompagnati da cartelloni ricchi di immagini e parole che trasmettono l’ urgenza di salvare la Terra, gli animali e tutti esseri del pianeta, compresi noi umani.
Delle treccine gialle svolazzano tra la folla, ricreando il volto della piccola Greta. Un urlo di Munch grida: aiuto salviamo il pianeta! Arrivano anche i più piccoli, con mamme, zie e forse nonne e nonni.Tutti stretti in un unico coro ripetiamo: con Greta salviamo il pianeta!
Il palco mostra gli artisti giovanissimi che, seppure non abbiano scelto canzoni con testi a tema, hanno offerto il proprio talento per la causa.
Sono le 11.00 circa e i rappresentanti di diverse città hanno già raccontato come, I gruppi di alunni e studenti, si stanno organizzando per difendere i propri diritti e promuovere la tutela della Terra. Hanno solo 16/18 anni ma hanno le idee chiare e tanta grinta. Hanno studiato i temi, per cui dopo la prima manifestazione globale del 15 Marzo, erano stati tacciati di ignoranti.
I loro occhi brillano di orgoglio
Enunciano una lista di richieste, impavide e giuste, dirette ai governi e ai potenti. Sono seri e concentrati, non vogliono che qualcuno pensi che si tratti solo di un gioco. Sono pronti a portare avanti gli scioperi e a dar voce al movimento, fin quando non verranno accontentati: i patti di Parigi, prima di tutto, vanno rispettati!
Sono le 12. 00 e la piazza esplode di buoni propositi e di manifestanti pacifici, provenienti dalle città di tutta Italia.

C’è anche qualche giovane rappresentante della Germania che accusa la Merkel poiché, attraverso soprattutto gli intensi scambi commerciali che promuove nel loro paese, risulta troppo poco attenta alle tematiche ambientali e troppo legata al mondo dell’economia non sostenibile.
Il sole e’ alto e caldo, la gente si ripara dai raggi con dei cartoni, siamo tanti, tantissimi. Comunicano le cifre: circa 25.000! Certo non sono i 100.000 di Milano, ma credo che si possa affermare che ci troviamo coinvolti in una vera e propria rivoluzione verde che ha a cuore il bene dell’ umanità e la salute di tutti gli esseri viventi e del pianeta.
Gli occhi di molti adulti sono lucidi, molti, inclusa me, ci siamo più volte commossi irrigando I volti radiosi di lacrime: fresche gocce di gioia e di speranza.
Si discute di inquinamento, dei grandi dolori di Taranto, Napoli, Terni… colpite dagli effetti devastanti di inceneritori ed industrie.

Si è parlato di acqua, di pianura padana, di grano, carico di tossine, di api, di cambiamento climatico, di immigrazione, di società giuste, non basate ne sullo sfruttamento umano ne del territorio.
Si sono trasmessi messaggi di Pace e fratellanza, i più piccoli ci invitano al rispetto e all’amore tra gli esseri di tutta la Terra.
L’atmosfera è carica di emozioni e la piazza, dopo le sagge parole di tanti piccoli, anche di soli 9 anni, di adolescenti e 20enni, reclama la presenza di Greta, che fino ad ora e’ rimasta dietro le quinte, per lasciare spazio a tanti altri piccoli eroi.
Improvvisamente due treccioline
Improvvisamente due treccioline si affacciano tra i volontari, una maglia rigata, tutta di lilla e rosa vestita, insieme alla sua giovane alleata belga, pronuncia un discorso in Inglese, tra la folla che grida e applaude, mentre a lei tremano le mani, con gli appunti del suo di scorso tra le dita.
Tanta dolcezza e fermezza vibra sul palco pieno di molti rappresentanti del Friday. Continuate così, incita la piccola… E noi continueremo ad esserci e ad informare, perché un grande sogno collettivo possa diventare realtà.
Come ha detto un giovanissimo 13 enne che ci ha intrattenuto con la sua bellissima voce e il suo ukulele : sapete quanto sono piccole le formiche e cosa possono fare da sole? Ma pensate alla forza di tante formichine unite in un formicaio, così siamo noi!!!
In tutta Italia, e anche con catanesi per Greta Thunberg e Friday for future ct, abbiamo dato avvio a un formicaio. Formichine che siete nascoste nelle vostre tane, non solo di Catania, venite a costruire un nuovo formicaio con noi?
Apportate anche voi il vostro piccolo grande cambiamento!!! Vi aspettiamo!
