La biodiversità o diversità biologica è l’insieme degli ecosistemi e degli esseri viventi, animali e vegetali, che popolano il nostro pianeta. Forse non ci abbiamo mai riflettuto abbastanza, ma questa diversità è una delle più grandi ricchezze che abbiamo!
Purtroppo invece accade che la diversità naturale è in diminuzione e il suo declino è veloce e continuo. Secondo l’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), più di un terzo delle specie di fauna e flora conosciute nel mondo sono a rischio di estinzione: il 21% dei mammiferi, il 70% delle piante, il 35% degli invertebrati.
Secondo la Fao il 75% delle varietà vegetali è perso, irrimediabilmente.
Negli Stati Uniti si arriva al 95%. Ci troviamo di fronte a una vera e propria estinzione di massa e la maggiore responsabilità di questa perdita globale è dovuta alle attività umane. Deforestazione, urbanizzazione, cementificazione del paesaggio, agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamento climatico portano alla distruzione e alla frammentazione degli ambienti naturali. Le maggiori perdite si riscontrano proprio in quelle aree più fragili, che sono poi le più ricche in biodiversità.
C’è la necessità di invertire questa tendenza, lavorando con e non contro natura. Allora partiamo col ricostruire i legami tra le persone e la terra, scegliendo soluzioni locali che ottimizzano l’energia e le risorse. Ricostruire biodiversità porta abbondanza sostenibile e permanente e crea un sistema stabile, fertile e produttivo.