Un gesto semplice come il raccogliere della salsa con un pezzo di pane (o un cetriolo, o il dito!!); intelligente come il riconoscere la preziosità di qualcosa di lontano dal suo ruolo nel cerchio della Natura, riportandolo gentilmente dentro di esso, in bocca; rivoluzionario e costruttivo come il superare i limiti imposti dalla cultura odierna manieristica e spregevolmente consumista, e il sostenere la creazione di un mondo diverso in cui viene data importanza ad ogni elemento che costituisce il Tutto; rispettoso come il “non si butta via niente” (l’unica vera legge dell’Universo) nei confronti di sé stessi, del pianeta e degli esseri che lo abitano; spontaneo come la spinta di donare il giusto peso alle piccole cose, essendo umilmente grato dell’unicità che si ha di fronte; passionale come il piacere che ne deriva, condiviso.
La semplicità con cui abbraccio questo principio esistenziale autarchico deriva dalla gioia che mi pervade nel farlo. Solamente riconoscendo tutto quello che ci circonda come offerta unica e meravigliosa della Vita potremo immergerci nella vera radice di questa estasi: la gratitudine. Provandola sinceramente nel nostro paesaggio interiore, non avremo bisogno di desiderare nient’altro. Donare diventa quindi lo strumento di beneficio alla liberazione dell’uomo dallo scambio condizionato e quindi dalla negazione della propria natura, creando spazio per la coscienza di ritornare a fiorire e diventare portatrice di Pace.
La percezione di ciò che è piccolo è il segreto della chiarezza di visione
“La percezione di ciò che è piccolo è il segreto della chiarezza di visione” diceva Lao Tzu. Osservare senza giudizio quella goccia di olio sul piatto, conoscerne la dedizione che ci sta dietro, respirarne l’essenza e la bontà.. ecco, non ci si può resistere.
Mi piace creare una similitudine con l’erbaccia: un missionario della Natura, l’espressione massima della rigenerazione, nata con lo scopo di occupare quella nicchia non valorizzata; essa è pioniera, apre la strada all’evoluzione della Vita. Essere a conoscenza di questo processo, accettandolo come verità assoluta, consente di scovare i flussi di energia naturali con i quali possiamo essere spinti (piuttosto che remarci contro) a creare in maniera più semplice e senza sforzo la reale abbondanza a cui apparteniamo.
Siamo circondati da un valore inestimabile che attende solo di essere svelato: possiamo salvare un’enorme quantità di risorse, energia, sofferenza e amore lungo tutto il processo ed alleggerire il nostro peso sull’Altro, rendendoci più consapevolmente indipendenti. Basta lasciarsi andare alla poesia della Scarpetta.
Una filosofia, una scelta di Vita, un’esperienza di Riunione con ciò che si è realmente.