Oggi finalmente il cielo ha deciso di liberarsi e lasciar cadere un po’ di pioggia, è un accenno di acqua, come a lasciare noi umani con il naso all’insù col desiderio di sentire quel rumore ormai poco noto del salto della pioggia sulla Terra. Aspetto con frenesia di sentire la danza dell’acqua sulla ringhiera del balcone, gli schizzi delle auto sui passanti e il respiro degli alberi nel vento…
Eppur si fa attendere e credo abbia ragione…
Le difficoltà sono specchio della nostra piccolezza, specchio delle nostre brame, siamo pronti ad accogliere il messaggio del nostro pianeta?
Tocco la terra, le zolle sono secche, hanno un colore che non riconosco, a marzo la terra è umida di solito, i semi cercano di essere resilienti, di fare necessità virtù ma noi siamo pronti?
Non sono una agricoltore da generazioni, né un agronoma, forse per questo so stare in ascolto, osservo e sento il movimento impercettibile a occhi superbi della primavera che avanza.
È tempo di deporre pesi che ci fanno arrancare con passi pesanti, per poter camminare lievi sui campi. Quando cercavo di imparare l’inglese ho sempre fatto fatica, pur avendo un bel otto in pagella al classico. Studiavo con dovizia la letteratura e la storia inglese e sapevo tutto di Shakespeare e Anna Stuart… ma se mi fossi messa a parlare avrei arrancato cercando di coniugare in un perfetto british il genitivo sassone e il perfect continous…
Un giorno ho incontrato Andreas che viveva come elfo nei boschi della Germania e che sapeva comunicare con gli alberi e non solo… Allora il mio inglese ha abbandonato le sue certezze grammaticali e si è connesso con il bosco e con lui… Cosa fa l’Amore!
Non cambia molto con la Natura, Andreas ha percorso la sua strada ma mi ha insegnato che solo se sei fortemente innamorato valichi ogni barriera.
Io sono profondamente innamorata di Madre Terra e auguro a tutti di riuscire a vedere tornare Proserpina dall’Ade per rincontrare la madre Demetra, protettrice delle messi… per danzare insieme a loro… Non sono un tecnico, non conosco a menadito i processi chimici e fisici del terreno, anche se leggo e mi informo e comprendo per poter dare una connotazione più tecnica al mio sentire…
Sento però da innamorata quale sono la musicalità della Vita in Natura e diventa tutto talmente spontaneo e semplice che anche le piante entrano in sinergia con me e così fanno con tutti coloro che si pongono in una dimensione di reciprocità…
Siamo un sistema ecologico complesso da amare, rispettare, accogliere come fa Demetra che attende tutto l’autunno e l’inverno per abbracciare la figlia che riemerge dalle tenebre…
Sono votata ad Artemide o Diana come volete chiamarla, la mitologia ci aiuta ad avere una predisposizione di cuore ed anima che ci porti a entrare nella danza del Pianeta, sviluppando empatia ed umiltà di ascolto…
Da oggi se vorrete vi accompagnerò in questo sentiero della Natura come umile ancella di Madre terra…