Lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato

Mariachiara Accetta, una guida del Reparto Antares del Ragusa2, della sua esperienza con la permacultura durante un ciclo di incontri sul tema delle relazioni, che vanno da quelle che abbiamo con noi stessi, a quelle con gli altri, a quelle con la società.

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Sede scout del Ragusa 2. Foto di Elisa Diquattro.

Ciao, sono Mariachiara, una guida del Reparto Antares del Ragusa2 e capo della squadriglia Gabbiani. Sono in questo gruppo da quasi quattro anni e sono alla fine della mia avventura nel reparto.

Quest’anno il nostro gruppo di alta squadriglia ha scelto di sviluppare il tema delle relazioni, che vanno da quelle che abbiamo con noi stessi, a quelle con gli altri, a quelle con la società. Riguardo quest’ultimo aspetto i nostri capi hanno organizzato un incontro con Marco Matera per parlarci di permacultura

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Esercizio di ascolto profondo presso la sede del gruppo scout del Ragusa 2

Molti di noi non ne avevano mai sentito parlare di permacultura e siamo stati subito incuriositi di sapere di cosa si tratta.

Dopo esserci presentati e aver stabilito gli “accordi di base” del nostro incontro, abbiamo cominciato a parlare di permacultura.

Marco ci ha spiegato il meccanismo e l’organizzazione della natura disponendoci in una rete umana. Dimostrando che anche gli strati più esterni sono collegati al cuore della rete e che in base alle tre etiche principali, cura della terra, cura delle persone e economia solidale, quest’organizzazione può essere applicata anche nella nostra società.

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Marco Matera e gli scout del Reparto Antares del Ragusa2

Quelle della permacultura sono etiche molto vicine all’essere scout, per non dire che riassumono la legge che ogni scout rispetta quando decide di fare la promessa.

Dopo avere riflettuto su frasi di BP [Baden Powell, fondatore dello Scoutismo ndr] e punti della nostra legge ad un tratto sapevamo benissimo di cosa stavamo parlando e che noi ne facciamo parte perché abbiamo scelto il modo di essere e di vivere scout.

Così, per fare fruttare l’incontro e per non lasciare le parole di quella sera al vento, ognuno di noi ha preso un impegno concreto per “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato“.

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Etiche della Permacultura e Legge Scout presso la sede del gruppo Scout Ragusa 2

Penso che se ognuno tenesse sempre in mente questa frase, che è una delle più famose di BP, il mondo sarebbe davvero un posto migliore e molte situazioni si risolverebbero.

E c’è bisogno dell’impegno di quante più persone possibile per fare in modo che qualcosa cambi.

Chissà magari basterebbe una giornata passata nei boschi, una notte sotto le stelle a perdersi nell’immensità del cielo, basterebbe provare a vivere nella natura per un po’ come facciamo noi durante i campi estivi, per conoscerla meglio e averla davvero a cuore, penso che a qualcuno potrebbe bastare solo questo per cambiare.

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