Enrico: ”Bene, ci piacerebbe sapere, secondo voi, in che direzione credete che la Permacultura debba andare; come dovrebbe evolversi…”
Beatriz: “ Buongiorno, mi chiamo Beatriz, dell’Istituto Naluum. Beh, per me la Permacultura dovrebbe prender una direzione più di unione, di riconoscmento della diversità dell’onorare gli adulti e onorare i permacultori nuovi, dell’essere consapevoli che la Permacultura è variegata, e che tutti abbiamo la nostra verità, a seconda di ciò per cui stiamo lavorando. Dunque, beh, per me la direzione deve essere verso i temi dell’unione e dell’amore verso quello che stiamo facendo.”
Anna: “Grazie. Tierra…”
Tierra:”Buongiorno a tutte e tutti. Per complementare quello che dice Beatriz, sento sia importante che una delle direzioni che deve prendere la Permacultura e’ verso l’ampliare le possibilità di progettazione e cercare di capire che i principi e le etiche alla base della Permacultura non servono solo per progettare paesaggi, ma che invece possiamo usarli anche progettare relazioni, e per progettare noi stessi. Dunque, una linea importante sui cui dovrebbe lavorare la Permacultura è il lavoro con noi stessi. Riprogettare noi stessi come persone.
Un altro punto importante e’ pensare al continuare i processi educativi. Sentiamo che molti gruppi, incluso noi, abbiamo avuto cura di (lett. “avuto il dettaglio” NdT) di sviluppare attività che poi continuino (lett. che restino li’ NdT). Quindi [è importante pensare- NdT], in che modo noi permacultori costruiamo processi nel tempo, che durino nel tempo. Non solo progettare ed andarcene, office un corso ed andarcene, o partecipare ad un corso e non tenersi mai più in contatto.
E l’altro dei punti, che è il punto più importante, e’: come continueremo dopo che questa generazione di permacultori se ne sarà andata. Quindi, come svilupperemo strategie e strumenti per tramandare tutta questa conoscenza alle prossime generazioni. Questo e’ un lavoro molto importante, che non possiamo fare nello stesso modo in cui lo abbiamo fatto fino ad ora. Perché? Perché i bambini e i giovani di adesso hanno un chip diverso: non imparano allo stesso modo in cui noi abbiamo imparato. Hanno bisogno di altre strategie, altri modelli, altri metodi, altre forme per poter imparare. E sento che questo sia super importante.
Continuare con i processi, lavorare sulla [nostra, NdT] parte interiore attraverso gli strumenti di progettazione e progettare più scuole di permacultura. Fare in modo che si creino dei fari di luce per la trasformazione della coscienza, che si rifletta nella (lett. rindondi NdT) trasformazone e rigenerazione delle relazioni sociali e del paesaggio.”
Anna: “Grazie mille”
Tierra: “Vogliamo mandare un saluto molto grande all’Accademia di Permacultura in Italia, a tutte le persone che stanno studiando con l’Accademia, a tutti quelli che stanno studiando per il Diploma con l’accademia, a tutte le persone che stanno sviluppando progetti di permacultura in Italia. E vogliamo invitarvi a lavorare insieme anche perché siamo gli anfitrioni della prossima Convergenza Internazionale di Permacultura. E quindi, a tutta la gente dell’Accademia e i suoi gli studenti, tutti gli italiani: vi aspettiamo in Argentina nel 2020.”
Anna: “Grazie mille. Buon lavoro Tierra!”
Tierra:”Dai! Un grande saluto a tutti e da qui, sempre avanti!
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India in pillole: Permacultura e zaino in spalla
Fonte: http://www.permacultura.it/index.php/blog/157-tierra-martinez-videointerviste-ipc-india
Traduzione di Enrico Marulli