Chi è Robin?
Robin Clayfield è una apprezzata facilitatrice, una trainer, autrice e musicista appassionata di lavoro di gruppo creativo e interattivo, permacultura, ecologia profonda, transizione, lavoro e cerimonie di empowerment.
Ha impartito più di 30 PDC [Permaculture Design Course] dai tardi anni Ottanta e attraverso i Novanta, ha creato e condotto corsi di Facilitazione per insegnanti di permacultura avanzata con Skye, ha condotto molti weekend di Saggezza Femminile e ha presentato una eccezionale varietà di pionieristici programmi trasformativi ed educativi.
Attualmente si concentra sui traning della sua iniziativa Dynamic Groups, workshop di consulenza e specialisti e co-conduce il Certificato IV nel corso per il training e l’assessment rivolto agli insegnanti di permacultura e altre figure nei settori della creatività e sostenibilità.
Robin è fondatrice di Dynamic Groups, Dynamic Learning, una metodologia di insegnamento olistica e un programma di worshop e conduce la sua azienda Earthcare Education. Facilita conferenze e festival e offre la sua consulenza e i suoi corsi in giro per l’Australia e in altri paesi, se invitata. Ha dato alla luce tre libri, incluso You Can Have Your Permaculture and Eat It Too e un CD di viaggi guidati nd a CD di viaggi guidati in musica. RiescE anche a trovare il tempo di suonare in una band, Potter in the Garden, collaborare alla organizzazione della comunità, educare il figlio teenager ed essere una nonna.
Una pioniera della permacultura
Robin Clayfield è una dei 26 autori che hanno collaborato al libro Permaculture Pioneers – stories from the new frontier.
In questa breve intervista parla di come ha capito che è ora di smettere di dire no alle cose che non vogliamo e si alle cose che vogliamo. Sentiva che era necessario un altro approccio all’insegnamento, mettendosi allo stesso livello degli studenti, e non al di sopra. Così lei e Skye hanno sviluppato un manuale ricco di cretività e piuttosto influente per insegnare a insegnare la permacultura.
“Permaculture Pioneers” contiene le storie di alcuni dei più rispettati “permies” austraiani, persone che affrontano molte sfide nell’applicare e insegnare permacultura. Con questo libro, la prossima generazione di educatori e praticanti potrà salire sulle spalle dei pionieri.
Il 10% delle vendite del libro, stampato o in formato-eBook, continua ad confluire nel fondo chiamato Permafund, che supporta progetti di permacultura nel mondo, in particolare quelli che creano resilienza nei paesi in via di sviluppo e in luoghi in estrema necessità di aiuto. Quindi, perché non comprarne una copia [se leggete l’inglese NdT] e trarre ispirazione dalle storie di questi primi permacultori?
La trascrizione del video
Il mio viaggio nella permacultura è cominciato verso i 25 anni. Era il 1983 , ero una studentessa piuttosto radicale, una attivista e un agente del cambiamento già da prima di compiere vent’anni e dicevo sempre di no. No alle miniere di uranio e marciavo per le strade di Melbourne di prima mattina negli anni 70 e informavo le persone sul riscaldamento globale ecc.
Quindi tenevo una posizione alquanto “negativa” e non lo compresi fino a quando non frequentai il corso di permacultura. Penso che fosse il quarto corso di permacultura mai tenuto nella storia, era molto pionieristico ed era un corso per sole donne. Era fantastico perché volevano coinvolgere le donne nella permacultura. Fui molto felice di essere coinvolta.
Negli anni cominciai a fare da assistente con i miei insegnanti e a tenere corsi di permacultura. Non c’era molta gente che insegnasse permacultura in quegli anni e io non mi sentivo affatto all’altezza di insegnare alcunché a chicchessia. Quindi fu piuttosto difficile per me farmi avanti.
Nel corso del tempo mi sentivo come se stessi ingannando le persone atteggiandomi a esperta, insegnando il suolo a scienziati del suolo, ponendomi a un livello più alto degli altri. Così, in breve tempo il mio partner di allora, Skye, e io rivoluzionammo tutto questo. In un certo senso siamo stati una sorta di edge species, per usare una analogia permaculturale, e in quei giorni, nei tardi anni Ottanta, sostenere che bisognava sventolare la permacultura ai quattro venti e non tenere più lezioni alle persone era piuttosto radicale.
Eravamo gli unici a farlo, nessuno lo aveva mai fatto prima, era un passo alquanto estremo. Oggi per me è facile e so che migliaia di persone in tutto il mondo lavorano con i gruppi e con la permacultura e con gli insegnanti in questo modo creativo e interattivo e creando uno spazio in cui essere attenti alle persone, mettendoci il cuore, capaci di tirare fuori l’energia e le conoscenze degli altri, senza fingere di essere gli unici che sanno tutto (che era la filosofia implicita in quegli anni). Avendo formato insegnanti nella permacultura e in altri settori per 23 anni, abbiamo scritto, Skye ed io, il “Manual For Teaching Permaculture Creatively’”[Manuale per insegnare permacultura creativamente NdT] 22 anni fa e mi veniva da ridere quando sentivo che nei siti degli eco-scettici cercavano di catalogare quel manuale non tanto come un libro di permacultura sociale, ma come un manuale per l’autorealizzazione e la spiritualità. Mi faceva un po’ strano, no? Oggi mi sento totalmente a mio agio e sono felice che adesso molte persone abbiano raggiunto quel livello di consapevolezza grazie al nostro lavoro.
Ciò che voglio dire ancora, molto brevemente, è che oggi molti di noi sono in grado di fare da mentori e da guida per chi si vuole avvicinare alla permacultura, e questo è molto importante nella permacultura sociale perché possiamo sostenerci l’un l’altro e crescere insieme.
Traduzione: Flavio Troisi
Fonte: https://permacultureprinciples.com/post/permaculture-pioneer-robin-clayfield/