A Lessolo, Piemonte, sorge la microfattoria di Nicola Savio e Noemi Zago, esempio vivente di progettazione in permacultura e – aspetto non secondario – permacultura vissuta con personalità.
Nicola e Noemi sono agricoltori di generazione zero
Questo vuol dire zero parenti contadini, zero terreni in eredità e zero competenze di partenza.
Ciò che colpisce l’immaginazione e che li rende simpatici a tanti è che sono “due come noi”, che lo stanno facendo sul serio, da 14 anni non hanno un lavoro eppure sono ancora vivi e vivono su un pezzo di terra con cui hanno stabilito un rapporto di proficua collaborazione. Sul suo ettaro di terra, la coppia ha costruito una abitazione in paglia, coltiva ortaggi, è assediata da una quantità di animali da cortile e conduce una esistenza che, vista da lontano, fa pensare alla casa nella prateria.
Ma la storia è un po’ diversa
Nicola e Noemi vengono da retroterra professionali moderni, alla moda. Lui dai servizi sociali e, poi dalla ristorazione, lei dal design e dalla comunicazione. Come ogni occupazione moderna, anche le loro sono entrate in crisi, qualche anno fa. La vita li ha gentilmente spinti fuori bordo e loro hanno, anziché cercare di tornare sulla nave che affondava, hanno deciso di cominciare a nuotare.

Si sono così avvicinati alla coltivazione. Lo hanno fatto a mente sgombra, ma soprattutto con una curiosità sistematica e vorace che negli anni li ha portati a diventare due autentici nerd dell’agricoltura naturale e rigenerativa.
Su Facebook Nicola Savio è prodigo di consigli verso chiunque si interessi di permacultura e orticoltura e il progetto OrtodiCarta è un bell’esempio di integrazione fra agricoltura naturale e comunicazione efficace online, con la firma di Noemi.

Abbiamo conosciuto Nicola Savio a Bolsena lo scorso settembre, ma prima ancora gli avevamo rivolto alcune domande via email. Nicola e Noemi ci hanno risposto a modo loro, con un video esauriente e spettacolare. Ve lo proponiamo sicuri che farà sognare anche voi.
Nel video scoprirete che questa coppia di coltivatori postmoderni sta realizzando una microfarm, ossia “un modulo completo di tecniche, tecnologie e strumenti per la progettazione, programmazione e gestione di una piccola realtà agricola locale e sostenibile da reddito.”
Che dia quindi la possibilità a chi vi abita di vivere e prosperare.
Il progetto della microfarm coinvolge una estesa serie di competenze tecniche
Ma ci appare chiaro che non sarebbe possibile senza la volontà e l’abilità dei suoi protagonisti di progettare un modo diverso di vivere la vita nel suo complesso e se stessi all’interno di questa visione.
La progettazione messa in atto da Nicola e Noemi coinvolge quindi livelli visibili e invisibili, esterni e interiori. La sua efficacia risiede in un equilibrio di elementi che interagiscono formando un sistema complesso e ben armonizzato: natura, economia, società, famiglia, rapporti, ecc.
Ambiti che meriterebbero una trattazione a parte, anche se non è detto che Nicola e Noemi abbiano tempo o voglia di parlarne, se non davanti a una birra e un bel po’ di ironico pragmatismo, a patto di aver finito i lavori nell’orto.