Una breve panoramica della Sociocrazia

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Introduzione sociocrazia

Che cosa è la Sociocrazia?

La Sociocrazia (“il governo tra pari”) è un processo di creazione di organizzazioni armoniose basate sui valori dell’equivalenza, dell’efficienza e della trasparenza.

Essa è:

  1. un metodo per la gestione continua del progetto e la gestione dei gruppi di persone coinvolti (Cerchi) e a doppio-legame (persone in ogni Cerchio che rappresentano il Cerchio e portano informazioni tra due cerchi)
  2. un metodo decisionale basato sull’assenso. Un gruppo può adottare per convenzione di utilizzare questi principi nella sua struttura di governance.
sociocrazia pierre houben
Pierre Houben e Gloria Gelmi durante un laboratorio di Sociocrazia alla Plenaria dell’Accademia Italiana di Permacultura 2017

Da dove proviene la Sociocrazia?

La Sociocrazia è stata sviluppata negli anni ’70 nei Paesi Bassi da Gerard Endenburg, un ingegnere elettrico ed inventore, di educazione quacchera. Quando aveva trent’anni divenne direttore della compagnia elettronica dei suoi genitori, con la missione di farla diventare sia finanziariamente sostenibile, sia armoniosa e soddisfacente per i dipendenti. Per gestire l’impresa egli trasse ispirazione dal lavoro del pacifista quacchero, Kees Boeke, così come dai principi della cibernetica – ramo della scienza pura e applicata, che si prefigge lo studio e la realizzazione di dispositivi e macchine capaci di simulare le funzioni del cervello umano, autoregolandosi per mezzo di segnali di comando e di controllo in circuiti elettrici ed elettronici o in sistemi meccanici – la teoria dei sistemi, e altre discipline scientifiche. Il suo metodo, chiamato Sociocrazia, ha infatti creato un luogo di lavoro più armonioso e produttivo. La Sociocrazia divenne nota come una pratica di gestione efficace nei Paesi Bassi, ed è ora utilizzata in tutto il mondo in aziende commerciali e no profit. Essa è utilizzata anche da un numero crescente di ecovillaggi e comunità intenzionali.

Cosa sono i Cerchi di Sociocrazia?

I cerchi sono gruppi semi-autonomi collegati e auto-organizzanti di persone che condividono un Scopo specifico (vedi sotto). Un Cerchio “superiore” ha uno Scopo più astratto; ad esempio per creare e gestire un piccolo eco-insediamento. I cerchi e i sottocerchi “inferiori” hanno scopi sempre più concreti; come la pianificazione dell’utilizzazione del suolo, la gestione finanziaria, il processo di adesione, ecc.

I Doppi Legami in Sociocrazia

Un Cerchio superiore sceglie un leader operativo per il Cerchio inferiore – questa persona aiuta il Cerchio inferiore a svolgere lo scopo prescritto dal Cerchio superiore. Il Cerchio inferiore sceglie un rappresentante per il Cerchio superiore – questa persona rappresenta il Cerchio inferiore e descrive esigenze, interessi e idee al Cerchio superiore. Il capo operativo e rappresentativo può partecipare a entrambi i cerchi, il che crea il doppio legame → ← tra i due Cerchi. Tutti i cerchi superiori e inferiori sono a doppio legame in modo da creare un fluido e facile flusso di informazioni, suggerimenti e proposte.

Lo Scopo di un Cerchio e i “Clienti” di un Cerchio

Nella Sociocrazia, la Vision dell’organizzazione è “un futuro ultimo immaginato” – il “perché” dell’organizzazione, il motivo per cui esiste.
La Missione è la intenzione d’insieme, ciò che renderà manifesta la sua visione – il “che cosa” dell’organizzazione. Lo Scopo dell’organizzazione è un prodotto o un servizio concreto e specifico che l’organizzazione scambia con gli altri – “i clienti” – come modo per svolgere la propria missione. Lo Scopo di un’impresa, per esempio, potrebbe essere quello di vendere biciclette robuste e ben costruite – i suoi clienti sono chi va in bicicletta. Lo Scopo di una no-profit può essere quello di incoraggiare il pubblico a guidare biciclette invece di guidare altri mezzi- i suoi clienti sono il pubblico.

Lo Scopo di un eco villaggio o comunità intenzionale può essere quello di fornire tutti gli elementi materiali ed i servizi di cui i membri necessitano per imparare a vivere come vicini in un piccolo eco insediamento – i suoi clienti sono i suoi stessi membri. In altre parole, l’ecovillaggio fornisce “prodotti” ai suoi membri (strade ben tenute, costruzione della comunità, ecc.) e “servizi” (gestione del territorio, gestione finanziaria, ecc.). L’ecovillaggio potrebbe anche avere lo scopo di insegnare agli altri ciò che si sta imparando in esso sulla sostenibilità sociale ed ecologica attraverso tour e laboratori, basati sull’esperienza e l’apprendimento – i loro clienti sono anche i partecipanti ai tour ed ai workshop.

Ogni Cerchio ha un proprio scopo specifico. Un ecovillaggio o una comunità intenzionale potrebbe avere un Cerchio generale con lo scopo di gestire tutti gli aspetti di costruzione e di mantenimento degli aspetti sociali, fisici ed economici della comunità. Un Cerchio inferiore potrebbe avere lo scopo di svilupparsi e gestire gli aspetti fisici della comunità (Cerchio di Pianificazione del sito/Uso della terra), di gestire le finanze (Cerchio finanziario), oppure offrire tour e seminari per i visitatori (Cerchio educativo).

laboratorio sociocrazia permaculturaLa Governance – Lo Scopo di un Cerchio e il processo decisionale

Il processo decisionale basato sull’assenso in ciascun Cerchio è basato sul suo scopo. I membri del Cerchio accettano (di avallare) una proposta se essa aiuterà il Cerchio a realizzare il suo scopo. Essi obiettano ad una proposta se in qualche modo essa impedirà al Cerchio di compiere il suo scopo, o se impedirà ad un individuo nel Cerchio di eseguire il suo ruolo o i suoi compiti, rispetto allo Scopo del Cerchio stesso.

Processo decisionale fondato sull’assenso

Le decisioni sono adottate con l'”Assenso decisionale“, poiché ognuno in un Cerchio deve dare il suo consenso per assenso una proposta per quel Cerchio. Il Facilitatore chiama ogni persona nel Cerchio con giri di parola, chiamati “Round. Il primo Round è chiarire le domande relative alla proposta. Il secondo turno è una rapida reazione alla proposta. Il terzo è il “Round dell’assenso “, in cui il Facilitatore chiede a ciascuna persona se ha a propria volta una “ragionata e fondamentale obiezione“(vedi sotto) e quindi non può adottare la proposta così com’è.

Nel Round del Assenso , se qualcuno crede che la proposta sia “sufficientemente buona per ora” e consente di svolgere il ruolo o i compiti specifici rispetto allo scopo del Cerchio, dice “Nessuna obiezione“. Tuttavia, se qualcuno ravvede che la proposta interferirà con lo scopo del Cerchio o non permetterà al Cerchio di svolgere efficacemente il proprio ruolo o i compiti rispetto allo scopo del Cerchio, egli dice “obiezione”.

cerchi sociocrazia assenzoQuando una o più persone hanno un’obiezione ad una proposta, il Facilitatore e/o il gruppo suggerisce dei modi per modificare la proposta in modo da risolvere l’obiezione. Il Facilitatore conduce un altro Round dell’assenso per vedere se vi sono obiezioni alla proposta modificata. Questo può accadere molte volte, alternando tra l’assenso e la discussione sui modi per modificare una proposta e affrontare nuove obiezioni che possono sorgere.
Una proposta passa quando non ci sono più obiezioni durante un Round dell’assenso.

“Sufficientemente buona per adesso”, “Sufficientemente sicura da provare”

Le persone non hanno bisogno di “approvare” o “sostenere” una proposta – ma solo essere disposti a provarla. Una proposta non deve essere perfetta, ma semplicemente “sufficientemente buona per ora “o” sufficientemente sicura da provare”. Questo perché la proposta sarà periodicamente esaminata e modificata (o eliminata) se necessario.

Obiettare ad una proposta – “Obiezioni ragionate e prioritarie”

Nel “round dell’Assenso“, il Facilitatore chiede a ciascuna persona del Cerchio: “Hai un’obiezione ragionata e fondamentale per questa proposta?“. In questo contesto, “ragionata” (dalla parola olandese che sta per “argomentata”) significa che c’è una ragione ragionevole e logica – dati le condizioni fisiche e altri aspetti della proposta e lo scopo del Cerchio – per cui questa proposta non consentirebbe al Cerchio di portare avanti le sue finalità, o che la persona che obietta non possa svolgere i propri compiti nel Cerchio se questa proposta fosse adottata. “Fondamentale” (da una parola olandese che significa che crea una forte sensazione nel corpo) significa, questo è un motivo significativo per la persona che obietta.
Le obiezioni fondamentali e ragionate” sono preoccupazioni, non blocchi. Sono accolte e utilizzate per migliorare la proposta.

round consenso cerchio superioreNessuna “richiesta di assenso”

Il Facilitatore spinge per una decisione in ogni Round dell’assenso. Non c’è un momento specifico e separato in cui il Facilitatore chiede al gruppo di approvare, mettere da parte o bloccare una proposta. Una proposta non può essere bloccata, può essere solo obiettata e modificata. Se nessuno nel Cerchio sa vedere come modificare una proposta per far fronte a un’obiezione – ad esempio, se la proposta non fosse appropriata o scarsamente progettata – la proposta potrebbe essere abbandonata o demandata ad un Cerchio superiore o un Cerchio di risoluzione speciale.

Creazione di una proposta “e/e”

Quando un membro del Cerchio si oppone a una proposta perché si oppone alla sostanza della proposta stessa, gli si chiede di suggerire una modifica “e/e” della proposta, per affrontare tutte le sue preoccupazioni e l’intento originario della proposta. Il suggerire una proposta “e/e” è un requisito del processo decisionale basato sull’Assenso perché le proposte non vengono fermate, sono semplicemente migliorate. L’intenzione di un Cerchio è che tutti collaborino per aiutare il Cerchio a raggiungere i propri scopi.

Valuta e rispondi – I cicli di feedback Proporre/ Fare/ Misurare

Nella Sociocrazia tutte le decisioni sono soggette a revisione periodica ed eventuali modifiche (o forse ad essere scartate o sostituite), a seconda di come la decisione attuata funzioni nel tempo. Ogni proposta ha tempi programmati periodicamente per essere rivista nelle corso di settimane, mesi o anni – e criteri specifici per la revisione. I criteri e i tempi di revisione sono incorporati alla proposta stessa. Nel caso di una proposta per costruire una biblioteca di comunità, per esempio, essa subirebbe periodiche revisioni, per esempio dopo i primi sei mesi, per valutare se la biblioteca viene utilizzata, mantenuta, pulita e ordinata, e se le persone restituiscono i libri, per esempio. Se ciò non è, le procedure in libreria vengono modificate. E entro certi limiti, chiunque nell’organizzazione può richiedere una nuova riunione per esaminare e regolare una decisione nel proprio Cerchio.

La valutazione e l’eventuale revisione di procedure o progetti si basa sul principio sociocratico di Proporre/Fare/Misurare. Si tratta di un processo ciclico in cui, prima, si passa una proposta, ad esempio, per costruire una biblioteca di comunità (Proporre). Poi la biblioteca viene costruita e gestita da personale volontario (Fare). Quindi l’efficacia della biblioteca viene valutata e valutata in base ai criteri concordati nella proposta (Misurare).

sociocrazia cerchio risoluzione specialeSe la gestione continua o gli aspetti fisici della biblioteca vengono modificati, questo viene fatto attraverso una nuova proposta in un processo decisionale basato sull’assenso (Proporre). Le modifiche alla stessa sono sviluppate (Fare). L’efficacia della libreria modificata viene periodicamente valutata e rivalutata secondo i criteri originari stabiliti o nuovi criteri (Misurare). Così, attraverso i periodici cicli di Proporre/Fare/Misurare, la biblioteca comunitaria continua a migliorare, o può essere smantellata se non funziona.
Pertanto, la Sociocrazia utilizza risposte reali per valutare e misurare l’efficacia di ogni proposta attuata. Nulla rimane stagnante – tutto continua a migliorare o viene scartato e sostituito da qualcosa di meglio.

“Valutare e rispondere”, non “Predire e controllare”

Nella maggior parte delle organizzazioni o ecovillaggi, le persone cercano di indovinare tutti i fattori che hanno bisogno di essere prese in considerazione in una proposta e prevedono con precisione che cosa accadrà durante le settimane, i mesi e gli anni a venire rispetto all’attuazione della proposta. Le persone sono sotto pressione per “farlo bene“, perché nella maggior parte delle organizzazioni – e soprattutto nei gruppi che usano il metodo del consenso – le proposte sono difficili da cambiare una volta adottate. Così, nella maggior parte delle organizzazioni e nella maggior parte dei gruppi che usano il Metodo del Consenso, le persone hanno bisogno di prevedere con quanta più precisione possibile ciò che accadrà in futuro per quel che riguarda la questione che stanno affrontando, e poi controllano la situazione che hanno diagnosticato attraverso un continuo e quasi immutabile processo.
La Sociocrazia si basa su “valutazione e risposta” [Osserva e interagisci ndr] piuttosto che “predizione e controllo”. Poiché le proposte possono essere modificate facilmente, devono essere “sufficientemente buone per ora”.

Il processo di formulazione della proposta

Le proposte semplici possono essere create da un membro del Cerchio in quel Cerchio, o acquisite dal Rappresentante del Cerchio dal Cerchio Superiore. Ma la creazione di una proposta per una questione complessa è fatta da tutti nel Cerchio, attraverso il processo di formazione delle proposte step by step della Sociocrazia. Ciò comporta l’identificazione di tutte le parti del problema, consentendo di stilare un elenco completo, generando idee propositive durante i Round, nominando poi una o più persone per organizzare le idee in una proposta, infine accettando la formulazione della proposta.

NB: questo non significa acconsentire alla proposta stessa, cosa che accadrà più tardi in un incontro diverso, ma solo acconsentire al modo in cui la proposta è inquadrata e se la proposta è abbastanza chiara per essere facilmente capita.

Nominare: le “Elezioni in Sociocrazia

Nella Sociocrazia le persone sono nominate ed elette per diversi ruoli e compiti, tra cui il leader operativo di un Cerchio inferiore, il rappresentante al Cerchio superiore e il facilitatore di una riunione o semplicemente i ruoli necessari per eseguire progetti specifici o compiti.
In primo luogo, i doveri del ruolo sono descritti, ad esempio per il contabile del Cerchio. Poi la gente nel Cerchio suggerisce le competenze e le qualità che la persona che ricopre il ruolo deve avere, e il periodo di tempo in cui la persona ricoprirà il ruolo.

Poi ogni persona compila un piccolo pezzo di carta con il proprio nome e il nome della persona che sta nominando e dà questo foglio al Facilitatore.

Il Facilitatore conduce i Round, chiedendo per prima cosa a ciascuna persona chi ha nominato e perché. In secondo luogo c’è il Round del Cambiamento, in cui le persone possono dire se mantengono la loro nomina o cambiano e sostengono un’altra persona nominata.
Poi il Facilitatore nomina qualcuno per il ruolo. La scelta del Facilitatore si basa più sulle ragioni per cui ciascun membro del Cerchio ha nominato i candidati, e meno sul numero di candidature ricevute da ogni persona.

Successivamente c’è il Round dell’Assenso, in cui le persone dicono se hanno una ragionata e fondamentale obiezione verso la persona che il Facilitatore ha appena nominato per il ruolo. Se non ci sono obiezioni, la persona è stata appena nominata al ruolo. Se c’è un’obiezione, il gruppo crea una nuova proposta, che può comportare soluzioni “e/e” per cambiare i compiti del ruolo, cambiare la durata del mandato, proporre che due persone condividano il ruolo o nominare un’altra persona per il ruolo. Una comunità può utilizzare il processo di nomina della Sociocrazia anche se la Sociocrazia non è utilizzata come metodo di governo. (Le persone tendono ad amare il processo “elettorale” della Sociocrazia.)

L’Assenso in Sociocrazia e il Metodo del Consenso

Il Metodo del Consenso è simile all’Assenso in Sociocrazia perché tutti devono accettare di avallare una proposta, ma non c’è nessun blocco. Le obiezioni non fermano una proposta, ma ne causano la modifica.

Sociocrazia e Olacrazia

Anche la Olacrazia utilizza Cerchi a doppio collegamento e rivede e modifica le decisioni implementate. Tuttavia, lo scopo di un’organizzazione sociocratica è determinato dalla sua gente; nella Olacrazia le persone si chiedono che cosa l’organizzazione stessa deve avere come suo scopo, dal momento che essa è posizionata in modo univoco nel mondo. Le proposte attuate non sono periodicamente riviste con criteri prestabiliti, ma da una sensazione fisica del membro del Circolo che essa non sia giusta, una “tensione“, circa una proposta attuata. Il gruppo la modifica per risolvere la tensione della persona.

Per saperne di più di Sociocrazia

Sociocrazia in Italia http://sociocrazia.org
Gruppo facebook sulla Sociocrazia in Italia
https://www.facebook.com/groups/1621789408088149

Diana Leafe Christian DianaLeafeChristian.org

John Buck, Governance Alive: www.governancealive.com,
John.buck@governancealive.com, Silver Spring, Maryland 800-870-2092

Traduzione di Simona Caracciolo
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