Dalla esperienza di Google, il colosso di Montain View e la ricerca tecnologica del Massachusetts Institute of Permaculture (MIP) di Boston nascono i PermaGogglesTM, il nuovo dispositivo che rivoluzionerà il modo di fare progettazione in permacultura.
I più entusiasti gridano alla rivoluzione, per i senior designer di permacultura è la mossa giusta al momento giusto.
E i permacultori di tutto il mondo osservano con attenzione, dopo aver imparato che con la diffusione degli smartphone e dei social network il cambiamento è rapido e il pianeta non può aspettare.

Insomma, è impossibile ignorare le probabili conseguenze della diffusione dei PermaGogglesTM.
Ma quali sono le principali caratteristiche dei PermaGogglesTM ?
“Gli occhiali funzionano grazie a delle lenti brevettate negli Stati Uniti”, ci racconta uno dei creativi che ha lavorato al progetto. Ha un curriculum di tutto rispetto e preferisce restare anonimo.”Dei laser a bassa intensità manipolando il campo luminoso creano tutte le fasi del processo di progettazione in permacultura attraverso degli ologrammi, mentre dei sensori seguono il movimento delle pupille e adattano gli ologrammi al mondo circostante che stiamo guardando. In questa maniera, riusciamo a individuare zone, settori e curve di livello. Inoltre con la modalità reverse è possibile analizzare la zona 00 di ognuno di noi”.
“Questa è la prima volta che i computer guardano il mondo con gli occhi della permacultura”, spiega Libero Bancale, italiano all’estero direttore del progetto Hololens. “Nel giro di mezz’ora ci ritroviamo ad osservare una food forest prendere vita su un campo di calcio, la meraviglia di un intero ecosistema con i settori e i pattern che si muovono attorno a noi, un’invasione di piante perenni che sbucano da una monocoltura insieme a un compost toilet e una yurta“.
Inoltre, con gli speciali sensori Ingham 3895 è possibile vedere la composizione del suolo in tempo reale.
Si interagisce attraverso dei gesti che le telecamere dei PermaGogglesTM leggono come comandi.
Aprendo il pugno si accedere al menù, roteando il pollice dal basso verso l’alto con il pugno chiuso si regola la luminosità, sollevando entrambe le braccia e roteando i palmi delle mani aperte lungo l’asse verticale si salva il lavoro fatto. Per spegnere il dispositivo basta appoggiare le dita della mano sinistra alle labbra e alzare la mano destra.
Provate a ripetere questi gesti, potrebbero rivelarsi utili in men che non si dica!

Il problema della pubblicità invasiva di Google
Google ha dichiarato che non ci saranno annunci pubblicitari sui PermaGoggles. “Non ci sono piani per la pubblicità su questo dispositivo,” un portavoce ha riferito a Mashable. “Siamo più interessati all’hardware.” Sebbene i PermaGoggles non siano ancora un business basato sull’advertising, la vendita di spazi pubblicitari sembra un ottima soluzione per abbassarne il prezzo e renderli più accessibili.
“Non possiamo permettere che uno strumento così utile per i permacultori di tutto il mondo diventi un modo per fa pubblicità”, ribatte William Yield facilitatore del Massachusetts Institute of Permaculture (MIP) di Boston. “E per questo abbiamo imposto che tutte le transazioni che deriveranno dall’advertising saranno in SCEC.”

Clicca sotto per la versione craccata dei PermaGogglesTM

Quali alternative a PermaGoggles?
Nei laboratori dell’Open Space Technology (OST) di Göteborg, nota comunità svedese che ha sviluppato una piattaforma tecnologica aperta a tutti coloro che hanno prototipi da costruire e testare grazie all’uso di stampanti 3D, stanno lavorando alla release di una versione completamente gratuita del PermaGoogles.
“Si tratta dei ResiLens, un prototipo che stiamo mettendo a punto grazie alle intuizioni e ai contributi dell’intera comunità mondiale dei permacultori”, ci dice Pierre Owen ingegnere belga open source. “Grazie al metodo sociocratico, che ci permette di prendere le decisioni giuste al momento giusto, contiamo di lanciare la versione definitiva per il 2040“.

“Al momento i ResiLens sono in fase beta e il software è ancora in inglese”, ribatte Cristiano De Luzenberg referente italiano dell’OST. “Invitiamo tutti gli interessati a ordinare gratuitamente la versione beta dei ResiLens per testarne le potenzialità e segnalarci gli eventuali bug, il contributo di tutti è veramente importante”
Noi di Permacultura & Transizione siamo lieti di contribuire sia alla diffusione dei PermaGoggoles che alla causa dei ResiLens in modo da usare e valorizzare la diversità.