Ogni volta che penso o parlo di Permacultura mi risuona sempre la stessa frase “la Permacultura ci salverà”.
Qualcuno dirà “dai non esagerare!”, ma io ne sono profondamente convinta, perché questo movimento si occupa e preoccupa di ogni aspetto della vita: dalla salvaguardia della natura al rispetto per il prossimo, dalla rigenerazione del suolo al risveglio delle coscienze.
Basterebbe seguire le tre etiche principali: “Cura la terra, Cura le persone, Condividi”, per iniziare un processo di risanamento del Pianeta intero.

Significano “torniamo a vivere in modo naturale”, seguendo l’istinto e il ciclo delle stagioni. È un po’ come dire “ama il prossimo tuo come te stesso”, ma non ci si ferma solo alla teoria, bensì si mettono in azione menti, mani e cuori per cercare di cambiare davvero qualcosa.
Chiunque abbia frequentato un corso di Permacultura, in particolare il Corso di Progettazione in Permacultura di 72h (corso riconosciuto a livello internazionale che, in genere, è il primo passo verso questo stile di vita) sa di cosa sto parlando e, sa anche, che una volta entrati nella visione permaculturale, non si può più tornare indietro.
Cambia totalmente la visione della vita
Per ogni azione sappiamo che esiste un’alternativa meno impattante, impariamo ad osservare tutto, dalla foglia che si stacca dall’albero in autunno, alla direzione che prende l’acqua quando iniziano i temporali estivi; comprendiamo che le risorse non sono infinite e sappiamo prenderci cura delle nostre energie e quelle del luogo che ci ospita. Una rivoluzione silenziosa anima le nostre giornate ed improvvisamente abbiamo chiaro lo scopo della nostra vita.

Anche per me è successo lo stesso quando ho frequentato il mio primo corso nel giugno del 2017: pochi anni prima ho avuto la fortuna di acquistare un terreno di 4 ettari nelle campagne etrusche di Cerveteri (Roma), in un luogo tra il mare, il bosco e il paradiso e, dopo che la Permacultura è entrata a far parte della mia vita, ho cercato di applicarla a 360 gradi, in particolare su quei 4 ettari, iniziando un’intensa progettazione.
Questo luogo l’ho chiamato “L’Asino e la Luna” per connettere cielo e terra e, uno degli scopi di questo progetto, è proprio quello di diffondere la conoscenza della Permacultura.

Dal 12 al 17 luglio, proprio a L’Asino e la Luna, si svolgerà un corso avanzato di Permacultura, curato da Giuseppe Sannicandro e Marco Pianalto. Loro sono due delle mie più importante stelle di riferimento nel firmamento dei permacultori italiani. Oltre ad essere degli insegnanti preparatissimi e con una decennale esperienza internazionale, sono degli amici, e con loro stiamo portando avanti, da circa un anno, dei progetti importanti di gestione delle acque e sistemi agroforestali.

Quello che proponiamo è un corso unico nel suo genere, sia per i temi trattati che per la modalità di svolgimento: sarà spalmato su sei giorni, i primi tre con Giuseppe e gli ultimi tre con Marco. Sarà possibile partecipare anche a giornate singole e quel che si richiede ai partecipanti è una conoscenza minima della Permacultura.
I temi trattati saranno:
Scala di permanenza, gestione dell’acqua, sistemi agroforestali, regenerative decision making, permatica: informatica e Permacultura
Ospiteremo in modalità camping andando ad abitare la zona agri-campeggio del terreno, vicino al bosco e il laghetto. Un corso da non perdere per chi vuole saperne di più degli argomenti che tratteremo e per chi vuole fare un’esperienza esistenziale.
Vacanze romane consapevoli e alternative.
Vi aspettiamo!
Qui il link dell’evento con tutte le informazioni e la modalità di iscrizione.
Manuela L’Asino e la Luna