
Ho conosciuto Robin in Crystal Waters, nel 2009. Ricordo di lei la voce calda, calma, lo sguardo penetrante, la centratura, il passo sicuro, lo spessore dell’esperienza, il suo lato selvaggio e di shamana, il suo legame con i cerchi di donne, il suo lavoro con le comunità aborigene, il suo sorriso, la sua professionalità e altro ancora.
La visitai con John Button, amico di Robin di lunga data, dagli anni 80, quando si conobbero nell’ambito dell’attivismo ambientalista, uniti per l’amore per la terra e le grandi secolari foreste dell’Australia.
Ci accolse nella sua casa in legno, l’edificio era tipicamente australiano, rialzato dal suolo poichè Crystal Waters di trova nel sud del Queensland, zona soggetta ai monsoni. Entrammo nello studio, era pieno di libri e materiali da lavoro, il mio sguardo scrutava attentamente tutto, con un orecchio ascoltavo i racconti memorabili dei due Permacultori e con l’altro ascoltavo i suoni della foresta sub-tropicale.
La mia attenzione ad un certo punto è stata rapita da un racconto di Robin in merito ad un brown snake che si era intruffolato nello studio.
Oh Dio i serpenti australiani sono velenosissimi, e i brown snake tendono pure ad aggredire se gli gira il piri pirlo!
Come farò mai ad abiturmi a questa natura selvaggia! Mi son detta tra me e me!
Poi ho pensato: certo che questi due mitici Permacultori hanno un affinità in commune: I serpenti!
Infatti mi sono ricordata dei terribili racconti di John, la cui hippy casa (come ama chiamarla) autocostruita con l’aiuto di un gruppo di amici (definiti: The Green Machine ) nella foresta sub-topicale di sua co-proprietà, era “abusivamente” (diciamo che non pagava l’affitto) co-abitata da un pitone di 3,5 m di lunghezza: un ottimo cacciatore di topi (afferma John Button) … per non parlare poi del Tiger snake che lo morse e dal cui morso è sopravvisuto … ma questa è una l’altra storia ancora.
Torniamo a Robin.
Nel 2015 l’ho rincontrata in Inghilterra all’IPCUK (International Permaculture Conference/Convergence in UK). Ho frequentato con lei e altri docenti il corso di Social Permaculture, ricordo un suo feedback su un mio intervento: sii succinta e vai al punto. Un inaspettato feedback che mi ha fatto riflettere molto! Grazie Robin!

Robin, considerata una pioniera della Permacultura, conosciuta a livello internazionale, inizia il suo percorso nella Permacultura nel 1983, come attivista, agente del cambiamento e studentessa radicale.
Solo dopo avere frequentato il suo primo corso di Permacultura (il 4° tenuto nel mondo) rivolto a solo donne, Robin si rende conto che il suo atteggiamento di “contestatrice e oppositrice” nei confronti dell’incipiente sfruttamento del territorio, doveva cambiare.
Robin vive nella comunità intenzionale di Crystal Waters, in Australia, il primo ecovillaggio creato secondo i principi progettuali della Permacultura.
Robin racconta: “all’inizio degli anni 80, gli insegnanti di Permacultura erano pochissimi, grazie alle sollecitazioni del mio insegnante di allora, ho iniziato ad insegnare. Sono stata una delle prime donne che operavano in questo settore, per me è stato un onore, è stata un’esperienza di empowerment”
Verso la fine degli anni 80, Robin con il suo partner di allora, Skye, hanno iniziato a portare nuovi impulsi al metodo di insegnamento convenzionale seguito fino ad ora.
“E’ stata una vera rivoluzione anche per il mondo della Permacultura, siamo stati i primi!”.
Robin, che è sempre stata un po’ ai margini del mondo classico della PermaculTura, dedito soprattutto alla cura della terra, si è interessata molto agli aspetti sociali e, pertanto alla cura delle persone. Dalla fine degli anni 80, insieme a Skye inizia a sperimentare una nuova metodologia d’insegnamento, più dinamica, creativa, partecipativa, che coinvolge con entusiasmo i partecipanti, dando loro nuovi strumenti con cui relazionarsi, esprimersi, facilitare ed “empower singoli individui e comunità”.
Con gli anni, grazie anche al contributo di altri colleghi, Robin crea il metodo dei Dynamic groups and dynamic learning.
Questa fantastica ed esperta facilitatrice, mamma e nonna, sostenitrice del mondo femminile, creatrice di cerchi di donne, cerimoniera di rituali, nel corso della sua vita ed esperienza, si è resa conto di quanto fosse importante utilizzare nuovi metodi, creativi, per gestire un gruppo, le relazioni tra i singoli soggetti di una comunità/gruppo, le dinamiche, i conflitti e la diversità che spesso caratterizzano un gruppo variegato di persone.
Spesso, l’insuccesso di una comunità intenzionale, il collasso di un gruppo (sia esso formale od informale) è insito nelle relazioni e nell’incapacità di integrare la diversità, i soggetti che si trovano più in una zona definita “margine”, che, spesso, sono una ricchezza prorompente e trasformativa di situazioni stagnanti.
Robin, appassionata del benessere delle persone e dei gruppi, avendo a cuore il tema comunitario e la resilienza di una comunità di persone, ha studiato, sperimentato in diverse situazioni ed in varie parti del mondo, tanti metodi, fino ad arrivare a quello che oggi propone con il nome: Dynamic Groups, Dynamic Learning’ Creative teachers, Facilitators and Group Leaders.
Prendendo spunto dalla Permacultura, dall’etica (cura delle persone, cura della terra e ridistribuzione dei surplus) Robin è stata la prima persona nel mondo della Permacultura, a creare, quella che oggi viene chiamata: Permacultura Sociale.

“Fare attenzione alle diverse zone e aspetti sociali, prendersi cura degli altri, metterci il proprio cuore, far emergere i talenti, trasformare in positivo e arricchente i limiti personali, accompagnare le persone a prendere consapevolezza del ricco potenziale insito in ogni essere umano […], senza pretendere di essere gli unici a sapere fare ciò, è stata la filosofia con cui abbiamo iniziato questa nuova avventura”, racconta Robin.
Durante questo corso intensivo di 6 giorni, Robin ci accompagnerà nel mondo della facilitazione, insegnandoci, con amore e attenzione, i segreti, le “chicche” per diventare facilitatori/trici ed insegnanti creative/i o migliorarci nella facilitazione, gestione e conduzione di gruppi ma anche per acquisire più dimestichezza e confidenza di fronte ad una platea.