La Permacultura per tutti con StOrti Urbani. La storia di Matteo Mancini.

StOrti Urbani usa la metafora dell’orto come pretesto per diffondere una “permacultura per tutti”, aiutando cittadini comuni a realizzare il loro piccolo orto urbano in cui sia un “piacere” più che un “dovere” passare del tempo. Ecco la storia di Matteo Mancini.

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Matteo Mancini StOrti Urbani

Non mi sono mai considerato una persona dal pollice verde, per questo non mi sarei mai aspettato di passare le mie giornate con le mani nella terra ed immerso nel mondo della permacultura.

La mia vita fino a pochi anni fa era diversa.

A me la natura è sempre piaciuta, ho sempre adorato il tempo trascorso fuori all’aria aperta ma l’ho sempre considerato una bella distrazione dalla “ vera vita ”, quella dove lavori tutta la settimana in un ufficio, dove cerchi di fare carriera e di vedere i tuoi progetti sulla copertina di qualche rivista. A quei tempi lavoravo come software designer a Londra, una carriera sempre sull’onda delle nuove tendenze in una città ancora più frenetica.

In un weekend come tanti, in cui non avevo alcuna fretta di arrivare da nessuna parte, mi sono trovato a correre e sgomitare tra la folla per poter prendere la prossima metro in partenza, come se fosse l’unica della giornata. E’ stato in quel momento che ho iniziato a domandarmi seriamente se questa frenesia, questo rincorrere la vita, questo stare negli schemi, fosse veramente quello che volevo. Di lì a poco, questa realizzazione si è fatta spazio nei vari aspetti della mia vita personale e lavorativa fino a prendere la forma di una lettera di dimissioni.

Adoro progettare, trovare soluzioni a problemi, costruire ed essere creativo, per questo nel mio periodo di pausa lavorativa, il mio incontro con la permacultura è stata una splendida ma non troppo inaspettata sorpresa. La progettazione usata per creare un impatto sociale ed ambientale, la visione olistica e sistemica, l’aspetto di sostenibilità e resilienza risuonavano nella mia mente come qualcosa di familiare ma allo stesso tempo diverso.

corso permacultura australiaLe due settimane passate durante il corso di permacultura in Australia sono state intense, stimolanti ed illuminanti; le tecniche, i principi, il modo di progettare, tutto appariva come avere senso nella sua logica e semplicità.

Finito il corso mi sono poi trovato ad immergermi in diversi progetti permaculturali, imparando e sognando un posto tutto mio dove sperimentare quanto appreso.
Una domanda però sembrava perseguitarmi…

Al di là degli aspetti teorici, può la permacultura essere praticata anche da quella maggioranza che non dispone di un terreno e magari vive in città?

Con questa domanda in mente, presso la comunità TribeWanted Monestevole in Umbria, mi sono posto l’obiettivo di aiutare a mostrare la mia idea di “permacultura per tutti” , costruendo dei piccoli orti auto-irriganti facili da gestire.

L’idea era di creare dei progetti semplici ma funzionali che potessero mostrare cosa è possibile fare anche con un piccolo spazio urbano. Queste soluzioni dovevano abbattere le barriere d’accesso alla permacultura ed essere quindi facilmente replicabili anche da chi avesse poca manualità ed esperienza.

sistemi di autoirrigazione orti urbani
Sistemi di autoirrigazione usati per l’orto in balcone

La realizzazione di questi orti non è mai stato l’obiettivo finale ma bensì un pretesto con cui fare “entrare nelle case di tutti” le parole permacultura e autoproduzione. Attraverso questi progetti infatti ho potuto introdurre alcuni principi base della permacultura a chi non sapesse cosa fosse, ed aprire nuove finestre di possibilità a coloro che fossero agli inizi.

Nasce così il progetto StOrti Urbani

Da questa esperienza realizzata con l’aiuto del mio amico-collega permacultore Nicolò Tacconi, nasce il progetto StOrti Urbani.
StOrti Urbani vuole aiutare cittadini comuni ad avvicinarsi alla permacultura e riconnettersi alla natura creando un piccolo orto urbano facile da gestire.

Perché prendersi cura di un orto è molto più di quello che sembra

L’orto, come la natura, ci insegna l’arte di prendersi cura di qualcun’altro, ci insegna la pazienza, la speranza e il valore del lavoro fisico. Ci ripaga con bellezza, alimenti nutrienti, intrattenimento e quel profondo orgoglio nel portare sulla tavola qualcosa prodotto con le proprie mani.

Iniziare un orto è un modo per riconnettersi con la natura, creare un piccolo spazio in cui lasciare fuori lo stress della giornata ed essere presenti nel momento. In questo luogo, si abbandona l’illusione del controllo sulla natura, si cerca di comprenderne le esigenze ed a collaborare con essa, si apprezza la bellezza di prodotti “ storti ” ma buoni.

Un orto urbano ha un impatto che va oltre chi lo cura, aiuta a rafforzare le relazioni con i vicini e la comunità, manda un messaggio positivo di serenità a chiunque lo veda passandoci vicino.

Ma tutto deve essere facile da gestire…

Un orto urbano non richiede grandi attrezzature o materiali, ma richiede comunque costanza e cura per prosperare.
Attraverso una attenta progettazione e l’utilizzo di varie tecniche, possiamo progettare un orto che sia in grado il più possibile di “prendersi cura di se stesso”, in modo che la sua gestione sia un “piacere” più che un “dovere”.

Riuscire in questo, significa anche avere più tempo per godersi veramente lo spazio creato, dedicarsi a renderlo un luogo bello e piacevole dove spendere il proprio tempo e dove magari insegnare ai più piccoli da dove proviene il cibo.

Ma è possibile per chiunque creare un orto così? Abbattiamo qualche mito urbano…

Mito #1: “Ho il pollice nero, tutto ciò che pianto muore.”

La natura ha le sue regole ed è molto più complessa di quello che possiamo immaginare. Commettere errori e farsi scoraggiare è normale, tutti ci siamo passati. Gli errori fanno parte del processo ed è proprio attraverso la loro analisi che ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo.

Mito #2: “Non ho spazio per produrre niente”

Un pezzetto di giardino, un balcone, un portico, o un qualsiasi altro spazio proprio, del condominio o di amici è un luogo perfetto per iniziare un orto urbano. Se ben progettato, da un piccolo spazio possiamo produrre molto più di quello che pensiamo.

Mito #3: “Un orto richiede troppo tempo e cura”

Un orto richiede costante cura ma se ben progettato e gestito attraverso sistemi di auto-irrigazione, consociazioni di piante, e altre tecniche, possiamo avere un piccolo orto molto produttivo senza che questo ci richieda molto tempo o sforzo.

Questa primavera StOrti Urbani arriva a Firenze e Roma

StOrti urbani questa primavera organizza un ciclo di 4 incontri per aiutarti a trasformare il tuo spazio inutilizzato in un piccolo orto urbano produttivo, efficiente e di facile gestione.

progetta e costruisci orto urbano
Locandina del corso “Progetta e costruisci il tuo orto urbano”

Attraverso un apprendimento attivo, che coinvolge: intelletto, emotività, manualità e creatività, affronteremo tutte le fasi di sviluppo, partendo dalla progettazione fino al compostaggio. Faremo esperienza diretta su come progettare, costruire e gestire un piccolo orto urbano in permacultura ed osservare come siamo strettamente collegati con la natura.

Le iscrizioni sono aperte per il ciclo di incontri di Firenze e Roma.
Sito web: www.stortiurbani.it
email: info@stortiurbani.it
Facebook: http://bit.ly/stortiurbani-pt-fb

Clicca qui per iscriverti al corso “Progetta e costruisci il tuo orto urbano”

Dalla libreria di Permacultura & Transizione