Il progettista di Permacultura inizia con l’osservazione e l’intento di comprendere i modelli naturali che lo circondano, per applicarli e creare giardini, stili di vita e un mondo di abbondanza piuttosto che di scarsezza.
Troppo spesso vediamo che gli sforzi umani, come quello dell’agricoltura, producono spirali decrescenti, impoverendo le risorse da cui dipendono. Trasformare queste spirali di erosione in spirali di abbondanza e ricreare ecosistemi e quartieri che non sopravvivono ma in realtà prosperano è il lavoro del progettista, che lo fa imitando l’esempio della natura.
La povertà di risorse, come la sperimentiamo nelle nostre vite, è un’invenzione umana, creata dal sistema economico. I sistemi naturali, infatti, sono di solito caratterizzati da abbondanza e ridondanza: un albero di mele può produrne centinaia e forse migliaia di semi. Non tutti, però, diventeranno nuovi alberi, ma tutti saranno riutilizzati dall’ecosistema per continuare la vita. Gli scoiattoli impiantano boschi quando seppelliscono sotto terra una grande quantità di ghiande, di semi di faggio e castagne, nella speranza di conservarli per l’inverno.
La natura ciclica di tutta la vita, la costante che va e viene, è ciò che mantiene gli ecosistemi vivi e sani. Il concetto di rifiuti non esiste nel mondo naturale, in quanto il cosiddetto prodotto di scarto di una specie diventa una risorsa per un’altra. Il letame di una mucca diventa il cibo per i microrganismi e le piante; la caduta di foglie dell’albero si trasforma in terreno, alimentando di nuovo l’albero stesso. Questo scambio di risorse tra animali, piante e altri elementi naturali crea una complessa rete di interrelazioni che possiamo appena iniziare a dipanare e comprendere.

In un corso di progettazione di Permacultura esploriamo i princìpi, così come gli strumenti pratici e le tecniche che ci aiutano a creare paesaggi e giardini rigenerativi e a bassa manutenzione: comunità resilienti e mezzi di vita significativi che lavorano con la natura piuttosto che contro.
Monestevole, in Umbria, rappresenta un perfetto esempio di come uno stile di vita in Permacultura non sia sinonimo di uno stile di vita di ristrettezze, ma piuttosto di pienezza e abbondanza. La coltivazione del cibo biologico tiene in buona salute e mette in contatto con il mondo naturale: si attivano relazioni, la condivisione e la cura della terra e delle persone sono facilitate attraverso programmi educativi e la comunità e i suoi ospiti godono della vita comunitaria e dei tesori della bioregione locale come parte della vita quotidiana.
Mentre luoghi come questi sembrano appartenere ad un mondo diverso, per molti di noi lontano dalla realtà, la loro esistenza mostra che è possibile realizzarli. Imparare la Permacultura è un passo verso la vita che ognuno desidera, una vita fatta di abbondanza, in collaborazione con la natura.
All’interno di un sistema fatto di impoverimento, di conflitti e di distruzione ambientale, la Permacultura racconta una storia diversa…
Trova ulteriori informazioni sul corso di Permaculture Design a Monestevole nella pagina web o contatta Adrienne (adrienne.tribe@outlook.com).
Traduzione di Simona Caracciolo
Revisione di Maria Rosa Seminerio
Fonte: http://www.sociallandscapes.co.uk/blog/2017/6/19/permaculture-tells-a-different-story