Ecologia dell’arte: quando l’Accademia di Belle Arti incontra la Permacultura

Dario Orphée La Mendola, docente di Progettazione delle professionalità all’Accademia di Catania, ci racconta l'incontro sulla permacultura avvenuto il 30 Aprile presso il Vivaio Comunale di Siracusa con gli studenti e Marco Matera grazie a Rifiuti Zero Siracusa.

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Che senso può mai avere, per alcuni studenti all’Accademia di Belle Arti di Catania, partecipare a un incontro sulla permacultura, tenuto in un vivaio che è anche isola ecologica, sotto un imponente carrubo, durante una meravigliosa giornata di primavera?

Accademia belle arti permacultura
Incontro sulla Permacultura con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania presso il Vivaio Comunale di Siracusa.

Se la risposta tarda ad arrivare è segno che, almeno in Italia, siamo molto lontani da qualsiasi pensiero emozionalmente produttivo. E purtroppo ciò è allarmante. Per tale motivo sarà utile citare un autore che, attraverso la sua visione ecologica della società, e con un sapiente riciclo del sostantivo “arte”, ha donato un grande contributo, Félix Guattari:

«[…] nel campo dell’ecologia sociale verranno tempi in cui lottare, in cui tutti e tutte saranno portati a concentrarsi su obiettivi comuni […] verranno tempi di resingolarizzazione in cui le soggettività individuali e collettive “si trarranno in disparte” e in cui prevarrà l’espressione creatrice in quanto tale […] Questa nuova logica ecosofica, lo sottolineo, è simile a quella dell’artista che può venire spinto a rimaneggiare la sua opera a partire da un dettaglio accidentale, da un fatto-incidente che di colpo gli fa biforcare il suo progetto iniziale, lo fa scarrocciare lontano dalle sue precedenti prospettive, per quanto ben ancorate»
(F. Guattari, Le tre ecologie, Edizioni Sonda).

Della bellezza dell’arte in sé, soprattutto di quell’arte inserita nel Sistema burocraticamente consolidato, fatta nel migliore dei casi da fruizioni fugaci in asettici musei dietro il pagamento di un biglietto, in questo periodo storico, con un pianeta affetto da una grave patologia, ce ne facciamo ben poco.

Della saggezza della creatività, che con l’arte eticamente retta ha inciso al punto da rendere il pianeta anche esteticamente vivibile, invece, è possibile trarre un’enorme riserva: la riformulazione di quel tanto desiderato nuovo paradigma sociale che tutte le filosofie ecologiche da anni sono in cerca.

È questa la tesi di fondo che Dario Orphée La Mendola, docente di Progettazione delle professionalità all’Accademia di Catania, ha proposto a Marco Matera, docente di Permacultura e fondatore di questa rivista.

Dopo alcune lezioni presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di palazzo Vanasco, a Catania, nelle quali il prof. La Mendola ha commentato l’agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka e l’ecologia profonda di Arne Næss, ed esposto alcune ricerche di progettazione ecologica mentale e sociale e di filosofa dell’agricoltura, il 30 aprile la lezione è stata “trasferita” al Vivaio comunale di Siracusa, all’aperto.

Gli studenti dell’Accademia sono stati accolti da Emma Schembari, di “Rifiuti Zero – Siracusa“, che ha raccontato la metamorfosi dell’area verde siracusana insieme ad alcuni dati, molto rassicuranti, sulla differenziazione dei rifiuti in zona.

Rifiuti Zero Siracusa permacultura
Rifiuti Zero Siracusa

Infine, per ben due ore, i ragazzi sono stati letteralmente coinvolti da una lezione del prof. Marco Matera, il quale li ha invitati a riflettere sull’ascolto di sé stessi e sull’etica della permacultura attraverso domande, esercizi e passeggiate immersi nella natura primaverile siciliana.

I feedback, forniti dagli studenti stessi, sono stati notevolmente positivi. E hanno fatto notare quanto un differente approccio pedagogico, per l’appunto creativo, non nozionistico e inserito in un’atmosfera coerente all’ascolto, sia più edificante.

L’auspicio è che questa atipica lezione non rimanga un’idea isolata, ma che l’apparente fusione tra campi del sapere affatto divisi, l’arte e l’ecologia, possa finalmente essere praticata, trovando ulteriori sviluppi (ecco alcune proposte, per cominciare: conferenze, incontri, una pubblicazione sui contatti tra filosofia, progettazione, estetica e natura, etc.).

È tempo di essere creativamente ecologici. E forse, adesso, abbiamo probabilmente risposto alla domanda posta all’inizio dell’articolo.

Per il prossimo corso di Introduzione alla Permacultura al Vivaio Comunale di Siracusa – Clicca qui

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