La permacultura del suolo, parte terza: cura del suolo

Caroline Aitken ci illustra come prenderci cura del suolo dove coltivare la nostra frutta e verdura. Con i metodi della permacultura del "no dig gardening" è possibile ottenere un buon raccolto senza troppi sforzi

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Permacultura suolo no dig
L;orto di Charles Dowding; pacciamatura con compost e regolarmente zappato.

Dopo aver parlato della struttura del suolo e della rete alimentare del suolo, la domanda che ci poniamo adesso è: di che cosa ha bisogno il suolo per prosperare e far prosperare noi?
Ha semplicemente bisogno di essere lasciato a lavorare da solo, per quanto possibile.

Quindi niente zappa per un suolo sano?

Quando parliamo di ‘no dig gardening‘ (giardinaggio senza scavare) in permacultura, non intendiamo “non scavare per raccogliere le patate” o essere colpiti da un fulmine se facciamo la doppia aratura. La prima in particolare è una operazione necessaria per la raccolta e naturalmente deve essere fatta. La seconda può essere ritenuta necessaria in determinate circostanze – come per esempio portare per la prima volta un terreno pesantemente compattato a un livello accettabile per la coltivazione – ma è dannosa per la vita che c’è nel suolo (che vive per lo più nei primi 10 cm di suolo) e deve quindi essere evitata se possibile. Detto questo, una volta che la struttura del suolo è stata migliorata, si rivelerà un ambiente migliore per la vita del suolo. É per questo che non sconsigliamo la pratica dello scavo quando è necessaria, ma solo è fatta di routine.

radici ife micellio suolo
Punte delle radici delle piante con delicate ife fungine e micelio.

Scavare o coltivare danneggia la vita del suolo in vari modi. I lombrichi sono fisicamente danneggiati ed esposti ai predatori – così come le creature più grandi come i coleotteri e i ragni.

I funghi producono grandi reti fragili di micelio che collegano diverse rizosfere (apparati radicali delle piante) per il trasporto delle sostanze nutritive tra le piante – questo incredibile sistema gioca un ruolo enorme nel modo in cui le piante soddisfano i loro bisogni – e può anche essere distrutto dalla lavorazione del terreno. I piccoli organismi come batteri e protozoi sono danneggiati da troppa esposizione alla luce e all’ossigeno. Quando il terreno viene esposto alla luce e all’aria causa la morte dei microbi che sono alla base della catena alimentare.

Francamente, zappare è anche un lavoro molto duro. Terribile per la schiena e le ginocchia, come posso garantire personalmente, e quindi non molto sostenibile in termini umani – abbiamo bisogno di tornare ad una vita medievale di fatica per avere un orto a casa? No, grazie.

aratura industriale monocoltura

Usando il cervello possiamo fare di meglio che arrivare alla nostra estinzione. Su una scala più ampia, scavare significa arare e, a parte la questione dei combustibili fossili dovuti all’uso di macchinari di grandi dimensioni, ci sono altri costi e problemi seri come la compattazione, la perdita di struttura del suolo e la perdita di humus. Purtroppo in larga scala l’agricoltura biologica pratica l’aratura ripetutamente come principale metodo di controllo delle piante infestanti, altri metodi sembrano essere impraticabili su larga scala (molte cose sono impraticabili su larga scala, questo è il motivo per cui più grande non significa necessariamente migliore).

inondazione terreno compattoUn suolo fertile ha circa il 50% del suo spazio costituito da pori, questa proporzione di aria ed acqua è variabile in funzione del tempo e altri fattori. Questi spazi interni sono essenziali per la vita all’interno, che si muove, respira e prende acqua. Se non c’è spazio, non c’è molta vita.

Non solo, ma una volta che il suolo perde la sua struttura è molto più vulnerabile all’erosione del vento e della pioggia. Qui nel Devon è normale vedere una striscia di terra rossa uscire dai cancelli dei campi dopo forti piogge. Questa terra andrà a finire da qualche altra parte – fiumi, scarichi, fogne, soprattutto dove non è voluta. Non solo, ma quando si intensifica la pratica dell’aratura, causando picchi di attività microbica, vengono rilasciate enormi quantità di CO2 nell’atmosfera , al cui confronto le emissioni causate dai trattori che tirano gli aratri saranno insignificanti. Alcuni dicono che se nel mondo si arrestasse l’uso dell’aratura domani potremmo fermare il cambiamento climatico. Un bel pensiero.

Che fare con le erbacce?

Un motivo comune per lavorare il terreno è combattere le erbacce perenni. Lapazi, cardi, ranuncoli striscianti, tarassaco, rovi – hanno tutti qualcosa in comune – sono piante vigorose, competitive e persistenti, e devono essere gestite, se vogliamo che i nostri raccolti siano abbondanti. Le erbacce hanno anche qualcos’altro in comune – si propagano molto facilmente se le tagliamo. La maggior parte dei giardinieri sanno che se si strappa anche il più piccolo stelo di tarassaco o radice di lapazio crescerà una nuova pianta senza che nemmeno te ne accorgi. Quindi, cosa succede quando si ara il terreno o quando si usa un coltivatore a lame rotanti? Si aumenta la propagazione di queste piante di almeno dieci volte.

La Permacultura ci insegna a progettare per il futuro – creare la soluzione prima che ci sia un problema. Charles Dowding, il noto giardiniere no-dig e autore, sostiene un approccio di tolleranza zero alle erbacce. Non lasciare mai che una pianta infestante diventi troppo grande da zappare via, se possibile. Usare la zappa tocca solo la parte superiore del suolo e provoca pochi danni alla vita in esso.

Come prendersi cura del tuo suolo

Guardalo, toccalo, odoralo, conoscilo.

Impara a conoscere il tuo terreno e prova a capire di cosa ha bisogno, prima di fare qualsiasi altra cosa. Imparare a fare un profilo del suolo o un test della sua consistenza sono due modi molto semplici per conoscere il nostro suolo, e ne vale la pena.

Un test sulla struttura vi darà informazioni sulle particelle minerali che compongono il terreno, e le diverse caratteristiche che quelle combinazioni di particelle hanno. Ad esempio, un terreno sabbioso è di solito ben drenato, possibilmente soggetto a siccità e spesso acido. Un terreno argilloso può essere soggetto a compattazione e ristagni se la struttura è scarsa, ma risponde bene se apportiamo dei miglioramenti ed è molto fertile. Questi sono i poli opposti di un continuum sulla tessitura del suolo, in mezzo abbiamo tutte le gradazioni differenti, compresi i suoli a base di limo. Conoscere la struttura della vostro suolo può avere una grande influenza su come gestirlo con successo.

Ottenere un profilo del suolo tramite l’analisi di campione ci può dire molte cose, dai livelli di materia organica alla profondità della parte superiore e la struttura. Guardando il colore, l’odore, la penetrazione delle radici, la vita del suolo, la granulosità abbiamo un quadro molto completo. Un test del pH può anche essere utile se vogliamo coltivare frutta e verdura di diversa natura, o piante che preferiscono un particolare intervallo di pH, come ad esempio le piante Ericacee e quelle della famiglia delle Brassicacee.

Partiamo col piede giusto per un suolo fertile

Se stai partendo con un terreno che ha bisogno di una qualche forma di miglioramento, è necessario portare il suolo in una condizione tale da cominicare a coltivare e farne un terreno di coltura. Se il terreno è troppo compatto, ci sono una serie di misure che possono essere adottate a seconda della gravità della situazione. Se il terreno è compatto per via del passaggio umano e animale occorre semplicemente usare un forcone o un arieggiatore per ossigenare il terreno. Bisogna semplicemente spingere il forcone dentro il suolo, spingere in avanti e infine tirarlo su. In questo caso, occorre solo creare dei buchi, senza rigirare il suolo, in modo che l’aria e l’acqua possano penetrare in modo da creare nicche affinché si possa creare nuova vita nel suolo. Una volta che l’aria, l’acqua e la materia organica hanno colonizzato il terreno, lavoreranno il suolo per te. Se il terreno è molto compatto allora si potrebbe prendere in considerazione la tecnica del doppio scavo. Potrebbe essere necessaria l’aratura o una doppia aratura per un paio di anni consecutivi o più per rimediare al problema, ma una volta che la struttura granulare è buona, tutti gli elementi del suolo si stabilizzeranno e non ci sarà bisogno di altri interventi.

La pacciamatura a più strati per creare suolo

pacciamatura strati permaculturaUn ottimo modo per creare nuovo suolo in coltivazione è la pacciamatura.

La pacciamatura consiste nel creare una copertura, organica ma non viva, sul terreno che blocca la luce e uccide la vegetazione infestante (erbacce o erba) in modo da liberare il terreno e dare spazio alla frutta e verdura che vogliamo coltivare. Se vogliamo aumentare la percentuale di materia organica nel suolo, ti consiglio di utilizzare un triplo strato di pacciamatura organica. Il primo strato è costituito fogli di cartone, seguito da uno strato di almeno 8 cm di compost e/o letame, e per finire mettiamo uno strato superiore di paglia o felci essiccate, o qualsiasi altra cosa che hai a portata di mano in modo da formare una barriera ai semi delle piante infestanti. Dopo una stagione completa, la vegetazione esistente (le erbacce) sarà morta, il cartone si sarà decomposto e mescolato al compost e letame, per la gioia dei lombrichi che nel frattempo avranno creato un terriccio, bello, ricco e scuro.

Quando solleverete la parte superiore della pacciamatura vi sorprenderà quanto è bello il terriccio che si è creato sotto! Se vuoi approfondire ti consiglio di dare un’occhiata al libro di Patrick Whitefield al capitolo ‘3-layer organic grow-through mulch’ (The Earth Care Manual P195)

Continua così, sei al top!

Per mantenere il vostro terreno ad un elevato livello di fertilità, che è necessario per avere uno yield (buon raccolto), è necessario aggiungere di tanto in tanto altre sostanze nutritive e materia organica. La materia organica ha una durata limitata e deve essere sostituita sotto forma di compost o letame maturo. E’ meglio farlo in inverno, quando i letti di coltura sono vuoti o le piante sono nella fase dormiente. Il suolo si genererà gradualmente e sarà pronto per la primavera, cioè quando le piante iniziano crescere. Durante la stagione di crescita è possibile utilizzare il compost come concime di manutenzione per incrementare la fertilità ma anche per proteggere il suolo dall’erosione e l’evaporazione dell’acqua.

pacciamatura suolo superiore

L’unico svantaggio nell’utilizzare il compost come un pacciamatura di manutenzione è che ci possono essere i semi delle piante infestanti e quindi potrebbero crescere tranquillamente. Questo significa che potrebbe essere necessario adottare l’approccio di Charles Dowding e zappare regolarmente, o utilizzare un materiale diverso, che fungerà da barriera per i semi. Di solito si usa la paglia, ma dipende da quello che hai in loco, se possibile. Noi, per esempio, usiamo la crocosmia e le foglie di felce della stagione precedente. Lavorando costantemente sulla parte superiore del terreno non c’è bisogno di fare altri interventi in profondità, in modo da avere una situazione win-win: meno lavoro per noi, suolo sano e sempre più piante.

I bancali, o letti rialzati, sono ottimi in questo senso perché sono ergonomici, massimizzano la formazione del terriccio e minimizzano la compattazione. Un letto rialzato non deve avere per forza i “lati” fisici come le tavole di legno, ha solo bisogno di essere della giusta dimensione e della forma adeguata in modo che si possa lavorare la terra e tenere i piedi fuori dal suolo. I letti diventano rialzati quando il terriccio che si forma sta al centro lontano dai passaggi e percorsi e ha una forma a montagnola. I letti rialzati sono generalmente larghi 1 m circa per consentire a chi coltiva di raggiungere facilmente la parte centrale. Nel corso del tempo mantengono la loro forma quando si aggiunge il compost, e la maggiore profondità di terriccio permette alle piante di stare più vicine con rendimenti più elevati.

Se ci pensi è davvero molto semplice. Si inizia a percepire l’ambiente come un sistema. Si pensa di cosa questo sistema abbia bisogno per funzionare, e di cosa noi abbiamo bisogno, per trovare la maniera di essere parte di questi sistemi – cosa prendiamo e cosa diamo. Comprendere un ecosistema può sembrare complicato, ma quando siamo parte di esso in modo sano ed equilibrato le cose si semplificano, eccome!

Questa è la bellezza del design permacultura e la meraviglia della natura.

Traduzione di Marco Matera
Fonte: http://patrickwhitefield.co.uk/permaculture-soil-part-3-soil-care/

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