Modernizzare e semplificare la politica agricola comune (PAC) a partire dal 2020.
La PAC è il più importante strumento di politica comune europeo, con uno stanziamento di circa il 39% del bilancio UE per il post 2020. Il 29 novembre 2017 la Commissione UE ha pubblicato “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, la comunicazione che delinea come garantire alla più vecchia politica comune dell’UE di affrontare le sfide future. Sulla base della proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, la Commissione propone una serie di regolamenti che definiscono il quadro legislativo della PAC per il periodo 2021-2027.
In particolare le proposte comprendono:
- regolamento sui piani strategici della PAC (che propone un nuovo metodo di lavoro relativo ai pagamenti diretti agli agricoltori, al sostegno allo sviluppo rurale e ai programmi di sostegno settoriali
- un regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM)
- regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC
La commissione ENVI del Parlamento Europeo ha finalizzato in data 14 febbraio 2019 l’opinione sulla proposta di regolamento recante norme sul sostegno ai piani strategici, indicando in che direzione dovrebbe andare la riforma della PAC.
No ad una PAC che paga alla cieca gli ettari, guida l’intensificazione della monocultura e conduce alla distruzione dell’ambiente.
Una politica agricola il cui risultato ultimo non sia il mero soddisfacimento del profitto della grande industria agroalimentare, l’utilizzo fino all’esaurimento di risorse limitate, la desertificazione di interi territori, la contaminazione e l’inquinamento di aria, acqua e suolo, è possibile e necessaria. La politica agricola comune deve premiare gli agricoltori che contribuiscono al futuro della nostra società migliorando lo stato di salute del pianeta, creano abbondanza recuperando la biodiversità persa e rispondono in maniera decisa ai cambiamenti climatici attraverso la conoscenza dei fondamenti dell’ecologia applicata al mondo agricolo e forestale.
Siamo in un chiaro momento legislativo di transizione, la nuova PAC non è stata votata in questa legislatura dal Parlamento europeo, ma solo nelle commissioni di riferimento, per cui aspettiamo che il nuovo parlamento, che si rinnova il 27 maggio, riprenda i lavori.
Ad ogni modo per la prima volta all’interno di un testo legislativo UE è stata inserita la parola PERMACULTURA (pag 111) insieme ai corsi di progettazione in PERMACULTURA per agricoltori.
Da qui parte il lungo percorso che ci vede tutti impegnati a diffondere le buone pratiche agricole e forestali in considerazione delle necessità reali, affinché ad ogni livello politico si riconosca come a molte problematiche globali le soluzioni siano già presenti sul tavolo delle discussioni e richiedano interventi mirati e lungimiranti al fine di favorire e garantire, in virtù dei cambiamenti climatici in atto, una maggiore sicurezza alimentare.
In Italia sappiamo bene, e ne abbiamo dato dimostrazione con la pubblicazione italiana del libro di testo sulla Permacultura – il Manuale di progettazione – che è l’unione a fare la forza. E’ quindi uniti che, in Italia e in Europa, miriamo alla creazione di un Comitato di promozione della Permacultura per rendere la nostra azione di gruppo più incisiva.
Stiamo voltando pagina.
Guarda l’intervento di Ignazio Schettini a Bruxelles
Vini & Grani Naturali del 20 Marzo 2019 (2h 47min e 27 sec)
Si ringrazia per la collaborazione sulle politiche a sostegno della Permacultura in Italia e in Europa.
Valentina Palmeri
Piernicola Pedicini
Giuseppe Guerrera
Giuseppe Lo Monaco
Bombace Leonida
Gabriele Gismondi
e tantissimi altri ragazzi di buona volontà per il loro sostegno operativo passato, presente e futuro.