Buongiorno!
Inauguriamo oggi la rubrica dell’Ortista Artistica, il mio intento è di suggerire quel poco che so in maniera semplice, simpatico e artistico!
Abbiamo appena lasciato Marzo, una primavera che mai più dimenticheremo ma la Natura per fortuna non si ferma, il compito di ogni contadino, ortista, hobbista del verde da orto, giardino o balcone può sperimentare come fare per svolgere una importante funzione all’interno dell’Ecosistema di questa meravigliosa Biosfera.
Ogni evento può essere trasformato in risorsa e qua sta l’arte dell’Ortista
È tempo di semina di fave, piselli, cipolle, agli quasi fuori tempo massimo, specie per le regioni più fredde… In Sicilia già si preparano all’estate e di patate in particolar modo, oltre che carote, biete, cicorie… Senza dimenticare i fiori e le aromatiche, ma iniziamo in maniera ordinata…
A me personalmente piace l’orto sinergico perché è affascinante la filosofia che vi sta alla base, il gusto appunto estetico delle forme delle aiuole rialzate, la Pacciamatura di paglia che rende tutto così accogliente e colorato… Ridai alla terra la possibilità di recuperare l’autofertilità che le appartiene, la non aratura forzata del terreno e il giusto apporto di carbonio e azoto stanno alla base di quella che erroneamente è stata definita l’agricoltura del non fare!
Chi ha praticato un po’ l’agricoltura sinergica sa che in realtà prevede un rigore non da poco, che pone chi si occupa dell’orto in una dimensione di osservazione puntuale e di ascolto.
L’orto sinergico ti chiede di collegarti con la microflora e la microfauna come fidi alleati
La microaratura verrà fatta con le radici delle piante, che non sradicheremo e con i nostri alleati lombrichi.
Le fave serviranno oltre che per darci un ottimo legume da mangiare anche un apporto di azoto non indifferente che insieme al carbonio apportato con la decomposizione lenta e graduale della paglia ci permetteranno di creare una nicchia energetica per il nostro terreno che chiamiamo humus.
Come le fave così i piselli… Mai dimenticare un legume nel nostro orto… invece le liliacee in questo caso aglio e cipolle dobbiamo immaginarle come le torri di guardia del nostro castello… Amo questa metafora perché spiega con una immagine la funzione svolta dai nostri ortaggi, ovverosia la protezione dagli attacchi (nematodi, afidi, limacce…).
Cosa dire poi delle carote, le nostre ombrellifere che in snellezza se la contendono con le liliacee ma il loro fiore par di più un ombrello mentre le liliacee delle palle di neve estive su cui si dondolano le formiche…
Basse osservano le cicorie e le insalate di tutti i tipi, rosette, lattughe, rosse ricce, amare e dolci, poi si ergono più spavalde le biete, sempre ai lati del nostro orto all’ombra, si fa per dire, delle liliacee.
In separata sede vanno le patate che amano essere consociate con un legume e stanno in buona compagnia dei fiori di lino perché questi ultimi così colorati sanno il fatto loro e tengono lontane dalle patate la dorifera…
È ora anche di seminare calendula, tagete e zinnie che proteggeranno il nostro orto da ospiti indesiderati, invitando invece in questo ballo di colori api, impollinatori di ogni tipo e provenienza, coccinelle ghiotte di afidi…
Le aromatiche, loro, le vedo entrare, così eleganti, imbellettate e alcune un po’ ribelli.
La Melissa così profumata di menta e limone, la semina del basilico in semenzaio che allieterà il nostro orto all’ombra degli alti pomodori per non ustionarsi le foglie, poi lei Compagna Menta pronta a invadere ogni territorio…
Lo sapete che ogni aromatica ha una storia meravigliosa nella mitologia greca e romana? Mi piace mentre coltivo narrare storie, colorare le giornate di mitologia e dare ad ogni pianta il suo valore.
Vi auguro di incuriosirvi ed entusiasmarvi come è capitato a me, Ortista Artistica.