Ciao a tutti dall’equatore e dalla felice stagione equatoriale nel cuore dell’Africa.
Prima di parlare del mio progetto di permacultura in Kenya, vorrei presentarmi.

Mi chiamo Ouma Ogolla, ho 28 anni e sono cresciuto in una famiglia povera. Mio padre ha sposato due mogli e sono il figlio maggiore di una famiglia con circa 20 bambini. Da quando sono nato ho dovuto fare i conti con una realtà difficile, cercando di procacciarci il cibo giorno dopo giorno. E per il resto della mia vita le cose non sono affatto migliorate.
Cosí il 5 maggio del 2013, ho radunato un gruppo di giovani locali e fondato un una comunità di lavoro chiamato Jten Village Project.
Stanco di vedere gli orfani e le vedove della nostra comunità vivere nelle sofferenze più profonde, mi sono deciso e ho cercato una soluzione per trasformare la nostra valle, una valle di fame e di mancanza di opportunità.
Probabilmente la sofferenza ti porta a muoverti in fretta e trovare tutti i modi possibili per aiutare chi soffre. Il tuo cuore e cervello lavorano meglio per dare un futuro migliore alla mia comunità e trasformare questo posto in luogo di stabilità e di speranza per il futuro, anche immediato.
La nascita di Jten Village Project
Jten Village Project è una comunità giovanile che si occupa di gestire programmi di permacultura e l’agricoltura biologica, con l’obiettivo di innalzare gli standard di vita delle persone meno abbienti che vivono all’interno delle nostre comunità.
Insieme a 6 uomini e 4 donne che mi aiutano nella gestione del progetto, cerchiamo di promuovere delle attività comunitarie in modo da ridurre l’impatto socio economico della povertà sulla popolazione locale dovuto all’assenza dello stato sociale. Ci prefiggiamo l’obiettivo di aumentare il reddito pro capite delle vedove e di tutti i soggetti a rischio.
Attraverso l’introduzione della permacultura e le tecniche di giardinaggio possiamo promuovere la formazione alla cura della terra e delle persone.
Questo processo di informazione ed educazione mira a responsabilizzare i bambini e le vedove, attraverso la produzione agricola.
Abbiamo iniziato a sostenere la nostra comunità con quel poco che siamo riusciti a raccogliere dai nostri orti, frattanto abbiamo introdotto coltura biologica, agroforestale, acquacoltura, apicoltura, e pollame.
Questa forma di commercio nel settore agricolo connessa ai principi della permacultura può formare una catena di sviluppo che da una parte rigenera i mercati locali e dall’altra genera una cultura della cura dell’ambientale e della sostenibilità per il nostro futuro.
Certo non è affatto facile. È in corso una gravissima siccità in Kenya e la mancanza di acqua sta causando la morte degli alberi e delle piante. La comunità ha un grande bisogno di assistenza con cibo e acqua.
Partnenariato con JTEN Village Project
Jten Village Project sta cercando un maggiore coinvolgimento della comunità mondiale dei permacultori per contribuire a migliorare il progetto. Il clima arido non fa che aggravare le condizioni di povertà della popolazione locale. Vorremmo espandere le le nostre attività di progetto per formare più giovani e le vedove sulle competenze di permacultura.
Inoltre se riuscissimo a migliorare le nostre attività nel progetto possiamo possiamo sperare di innalzare del 3,5% il livello di competenze in merito all’agricoltura rigenerativa di almeno 20-30 famiglie in un anno.
Infine, miei cari lettori, vi ringraziamo per la vostra gentilezza e generosità. Sono virtù molto apprezzate dalla gente dello Jten Village Project, apprezziamo il fatto di sapere che abbiamo nuovi amici. Per noi è molto importante avere la possibilità di ampliare la nostra rete in un clima amichevole e di gioia. Se volete stare insieme a noi per lavorare insieme venite a trovarci al Jten Village Project.
Ringrazio inoltre Marco e Flavio per avermi dato la possibilità di comunicare con i permacultori e lettori italiani.
Traduzione di Marco Matera
Per contatti:
Homa Bay County
Rangwe Constituency
Kochia Ward
Kawiya Village
P. O. Box 18-40303
Rangwe Kenya
+254-702-866-038
email: jtenvillageproject@gmail.com