E se noi non la volessimo la soluzione, ma imparassimo solamente a stare nel flusso?
Quello che ho sentito in questi anni di sperimentazione, in quella che chiamano la permacultura, non è stato che un decorticare pian piano, uno sfogliare, come si fa con la cipolla, per arrivare in fondo a quello che è il mio nucleo identitario.
Stare in ascolto del proprio respiro, del proprio corpo e del battito del cuore, come in questo momento di inizio maggio, che con gli occhi chiusi, al buio, nella mia stanza, con la finestra aperta, ascolto la danza della pioggia e riesco a differenziare come cade sulle diverse superfici.
Sembra banale ma la Rivoluzione sta nel semplificare, nel considerare importanti le cose che ci hanno venduto come banali e per quanto mi riguarda togliere l’ansia, che nasce nel momento in cui mi trovo a semplificare. Perché l’ansia? Perché ci hanno insegnato a credere che tutto sia estremamente difficile, in realtà tutto è estremamente complesso ma semplice.
Nella complessità non sta la difficoltà, bensì infinite relazioni per cui l’unica cosa da imparare è stare nel flusso, senza avere la risposta pronta. L’unica soluzione di fronte a problemi complessi è semplificare con soluzioni che gli occhi dei più giudicano banali.
Io credo che la vera Libertà, la vera sensazione di indipendenza, passi dal riuscire a comprendere che tutto è molto più semplice, quindi fruibile. La permacultura ci permette di avere occhi nuovi, di strabuzzare lo sguardo come i bambini e di riacquistare energia vitale che non ha altra controindicazione se non condurci alla felicità.
È importante ricordare che la felicità non è una meta, bensì un processo e nel momento in cui io mi porrò come obiettivo quello di salire sulla vetta della montagna, durante il mio cammino con gli scarponi e il bastone mi ritroverò spesso a guardare le erbe spontanee, le bio indicatrici del luogo, i fiori con il loro profumo inebriante e i petali che mi ricordano la dimensione del cielo.

Cercherò l’iperico, che mi ricorda l’energia del sole e metterò in tasca l’artemisia, che mi ricorda la protezione e la sensibilità della luna. Quando avrò, dentro di me, tutto l’universo mi sarò dimenticato di raggiungere la vetta perché, nel mio percorso, avrò ritrovato la strada che mi conduce a casa.
Io vi auguro di poter davvero sentire risuonare dentro di voi l’energia di ogni singolo Filo d’Erba.