Quattro tecniche di permacultura per coltivare con meno fatica e più raccolto

La coltivazione in permacultura può essere applicata a spazi di ogni tipo. Impariamo come usare questi metodi a bassa manutenzione per creare il nostro orto-giardino ad alta produttività.

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Tecniche raccolto permacultura
Progetto di Permacultura Hazelrowan Wood di Dan Kijowski and Maria Harding, vicino Totnes, Devon UK.

Per lo più le persone interessate a fare permacultura operano in contesti domestici – una casa indipendente o un appartamento con un giardinetto. La permacultura va benissimo nei piccoli spazi, è ideale in questo genere di situazioni. Vi presentiamo alcuni metodi di coltivazione tipici della permacultura per rendere il vostro orto o giardino sano, bisognoso di poco lavoro e soprattutto molto produttivo.

1- Zero zappa

Il suolo è la base della vita sul nostro pianeta, e quindi bisogna capire che dobbiamo prendercene cura in modo che possa supportare le piante che ci danno da mangiare. La rete alimentare del suolo è complessa e delicata e la cosa forse peggiore che possiamo farle è rivoltare e spezzare e rompere regolarmente la terra. Per tradizione scaviamo per scompattarla e creare un suolo adatto alla semina, incorporando fertilizzanti e rimuovendo le erbacce. Ci sono tanti modi per evitare di scavare regolarmente, cosicché non solo salviamo il suolo, ma anche un sacco di energie.

2 – Coltivare su “letti rialzati” o “cassoni”

La coltivazione a letti rialzati, detti anche cassoni, è un modo semplicissimo di coltivare senza scavare. L’area di coltivazione viene divisa in cassoni permanenti della misura adatta a chi coltiva. Fate in modo che il centro possa essere facilmente raggiunto da ogni avvallamento scavato intorno. Il cumulo di terra dei cassoni lo si ottiene recuperando il suolo da questi avvallamenti scavati tutto intorno e buttandolo sopra l’area di coltivazione, che di solito viene abbondantemente arricchita di compost. In questo modo creiamo un “effetto tumulo”, una collinetta, da cui il nome “letto rialzato”. I cassoni non hanno necessariamente materiali rigidi intorno ai bordi, anche se alcuni preferiscono realizzarli per tenere fuori l’erba, coltivare le verdure oltre la portata dei conigli e delle mosche bianche, o per rendere più facile raggiungerli anche a chi ha limitazioni nei movimenti.

letti rialzati permacultura
Letti rialzati per bambini presso la New Christ Church Primary School, Reading Uk. Foto di Marco Matera

Il suolo sulla superficie dei cassoni è profondo ricco e può sostenere un’alta densità di piante, che quindi possono essere coltivate a breve distanza l’una dall’altra, meno di quella abitualmente osservata. Questo rende i cassoni molto produttivi, e soprattutto molto adatti a crescere policolture (ne parliamo sotto). Se devi raccogliere le radici non hai nemmeno bisogno di scavare, il suolo è spesso così soffice e friabile che vengono fuori in un secondo. Il compost viene aggiunto sui cassoni ogni anno e, come in natura, la vita del suolo lo incorpora prendendolo dalla superficie e portandolo giù per convertirlo in nutrienti.

Naturalmente un po’ bisogna scavare, può essere necessario all’inizio, probabilmente per un paio di anni il suolo sarà molto compatto e mancherà di materiale organico. La cosa ideale è far sì che il suolo diventi fertile, e poi permettere alla vita del sottosuolo di prendervi alloggio. Senza vermi e microorganismi il suolo è morto e il solo modo di coltivare è usare fertilizzanti chimici. Queste creature vivono e si nutrono di materia organica – sono ciò che trasformano i rifiuti della vostra cucina in compost. Quando aggiungi il compost, aggiungi vita, e la vita del suolo nutre le piante.

3 – Policoltura

Policoltura ortaggi permacultura
Policultura annuale di ortaggi

La policoltura è l’opposto della monocoltura, significa coltivare più di un solo tipo di pianta nello stesso spazio. Può essere semplice come far crescere l’insalata negli spazi fra i cavoli, o complesso come un giardino foresta di due acri.

Immagina un campo di grano: ecco, quella è una monocoltura. Lo è anche una appezzamento coltivato solo a broccoli. Quando i batteri radicali incontrano una intera zona coltivata a brassiche (la famiglia dei cavoli) hanno un campo libero e si moltiplicano alla follia, causando danni molto gravi. Parassiti e malattie tendono a specializzarsi in una particolare specie, motivo per cui cercano una pianta specifica. In natura hanno da lavorare duro per trovare la loro preda, ma i nostri orti sono come buffet “all-you-can-eat”. È questo il motivo per cui tradizionale vuole che ruotiamo specie di colture in diverse aree, per evitare la proliferazione di questi patogeni.

Una policoltura imita la natura e rende più difficile ai patogeni trovare le loro piante preferite, oltre al fatto che quando ne trovano una, non le trovano tutte.

Mescolare le piante offre molti altri vantaggi.

Osservando la natura, possiamo vedere come le piante vivano insieme pur essendo diverse sia per forma che per dimensione; per fabbisogno di luce, acqua e nutrienti; per velocità di crescita e periodi di raccolta. La diversità fa un uso ottimale delle risorse disponibili; ogni nicchia è colmata di vita. Un cavolo cresce in un lungo periodo e nel frattempo il suolo tutto intorno rimane scoperto e improduttivo. Ma non resta nudo a lungo dal momento che i semi sono presenti dappertutto e aspettano solo di trasferirsi proprio lì dove trovano un varco. I semi che si accumulano nel suolo, trasportati dall’aria o caduti dalle piante circostanti, possono essere sepolti gradualmente nel corso del tempo non scavando e aggiungendo compost e pacciamatura, ma i semi che viaggiano per aria sono sempre in numero altissimo, quindi il suolo sarà in ogni caso coperto da qualche vegetale. Meglio quindi che lo sia di piante utili. Se un infestante può occupare lo spazio fra le vostre verdure, vuol dire che lì avreste potuto mettere altri ortaggi.

Con le loro differenze, le piante possono creare condizioni benefiche l’una per l’altra, come le insalate sotto i broccoli ad esempio – le insalate trarranno vantaggio dall’ombra leggera nei mesi estivi. Le piante che crescono più in fretta, come i ravanelli, possono essere propagate sotto piante più lente per sfruttare lo spazio e proteggere il suolo, o per mostrarvi dove avete seminato colture a crescita lenta come la pastinaca, in modo che non finisca per essere zappati fortuitamente. I piselli e i fagioli possono supportare la crescita di ortaggi verdi e fogliati e di piante energivore come le zucche, arricchendo il terreno di azoto. Sperimentando nei nostri orti possiamo trovare gruppi o gilde di piante che crescono bene insieme. Riempiendo i cassoni di verdure dobbiamo diserbare meno e abbiamo più cibo per noi. Non dimentichiamo, comunque, che dobbiamo sempre rimpiazzare ciò che raccogliamo e questa crescita intensiva richiede nuovo compost che vada a rifornire i cassoni ad ogni stagione.

4 – Pacciamatura

La pacciamatura consiste semplicemente nel ricoprire il suolo con materia non vivente. Il suolo non vuole mai essere nudo in natura di solito è ricoperto da un tappeto di foglie, vegetazione, materiale proveniente da piante morte, nutrienti di origine animale, ecc. Gli organismi del suolo si sono evoluti in queste condizioni e un suolo sano e fertile prospera davvero solo quando è coperto secondo i dettami della natura.
Per chi coltiva, la pacciamatura serve varie funzioni, a seconda di cosa è fatta e quando viene applicata:

  • una barriera per le infestanti – per uccidere o sopprimerle e per evitare che ne germoglino altre
  • per prevenire l’erosione del suolo a causa di vento e pioggia
  • per ridurre l’evaporazione dell’acqua per via del sole
  • per ripulire un’area, pronta alla coltivazione
  • per aggiungere materiale organico.

pacciamatura permacultura

La pacciamatura può prendere la forma di plastica nera o di di tessuto, se lo scopo è solo tenere lontane le “erbacce” dal suolo di coltivazione. Può anche essere materiale organico come strati di cartone, letame e paglia. In una zona di coltivazione può essere paglia disposta intorno alle piante o compost aggiunto nei letti rialzati (o cassoni) per seppellire i semi e aggiungere fertilità. È meglio lavorare con i materiali già a tua disposizione, nel tuo orto o localmente.

Se hai un giardino, puoi usare masse di parti morte delle piante annuali sulle erbacee perenni come le felci, la mombrezia o l’iris . Chi vive in città può recuperare del cippato di legno da qualche vivaista o acquistarlo direttamente.

I principi di permacultura derivano dall’osservazione degli ecosistemi e molti metodi di coltivazione che raccomandiamo imitano la natura per aumentare la salute dei nostri piccoli ecosistemi – i nostri orti e giardini. Se ci prendiamo cura di loro, loro si prenderanno cura di noi.

Traduzione di Flavio Troisi
Fonte: http://www.permaculture.co.uk/articles/permaculture-gardening-creating-our-own-eco-systems