Il ruolo fondamentale di prati e fiori selvatici nel giardino commestibile

Maddy Harland descrive come il suo giardino foresta sia uno spazio consapevolmente progettato che 'funziona con la natura', anche se esso può sembrare selvaggio. I fiori giocano un ruolo centrale in questo giardino commestibile.

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Fiori selvatici giardino commestibile
Fiori selvatici al social Southcote Allotment Reading, UK. Foto di Marco Matera

Rivista permaculturaQuesto giardino foresta è piantato su un terreno gessoso. Può essere molto arido in estate e le sostanze nutritive vengono dilavate via velocemente durante la stagione delle piogge. Questo significa che lottiamo per far crescere prugne e mele cotogne e frutti vari. Dobbiamo anche far crescere un sacco di sostanze nutritive e poi la raccogliamo in pacciamatura sotto gli alberi. Un metodo che usiamo è piantare Consolida Bocking 14 sotto gli alberi, tagliarla e rilasciarla sul posto quando è pronta. Le lunghe radici portano sostanze nutrienti in superficie e, falciandola sul posto, tali sostanze vengono restituite al suolo.

Coltiviamo anche pisello siberiano, un albero che fiorisce in modo delicato, incantevole, e che fissa l’azoto nel suo apparato radicale e lo condivide con i suoi vicini sotto il terreno. Essendo un giardino foresta, non viene mai scavato, per preservare il suolo vivente.
Il prato ha un ruolo cruciale. Fornisce pacciamatura stagionale (lo falciamo a mano in autunno) e restituisce i tagli agli alberi. Ciò mantiene pacciamate le piante indesiderate, conserva l’umidità e aggiunge di fertilità.

pisello siberiano permacultura
Pisello Siberiano, Caragana arborescens

Il prato svolge un altro ruolo vitale. Porta in giardino un numero incredibile di insetti uili, uccelli, rettili e anfibi che mangiano i parassiti e ci consentono di non diserbare la frutta o preoccuparci delle trappole per tignole e falene. Da un appezzamento nudo  e privo di fauna selvatica nel 1994, ora abbiamo la rara lucertola comune, rospi, rane, vermi, un catalogo di invertebrati, farfalle di campo, falene e mammiferi. I pipistrelli cacciano di sera sopra il prato, i falchi, i gufi e il nibbio reale si vedono scorrazzare cercando prede, i picchi fanno il loro lavoro e siamo ovviamente costretti a condividere il nostro raccolto di frutta con i merli.

Non ci importa. Il nostro progetto è sempre stato quello di incoraggiare la fauna selvatica su un pezzo di terra che un tempo era arabile e intriso di fertilizzanti.

Il motore della biodiversità

Il prato, ben lungi da essere uno spazio aperto inutile, è il motore della biodiversità, portando equilibrio in tutto ciò che coltiviamo. Giardini “selvatici”, come potrebbe apparire il nostro, sono in realtà luoghi progettati molto consapevolmente, dove stiamo lavorando attivamente con la natura. La falce sostituisce la mandria di erbivori di passaggio in autunno, il tagliasiepi un mammifero più grande che pascoli nel nostro sistema, e noi siamo gli uccelli, le sementi, la raccolta, e l’aggiunta di fertilità al sistema.

Il prato stesso richiede poco lavoro, tranne l’annuale allenamento cardio-vascolare rappresentato dalla falciatura in autunno. In primavera è costellato di bulbi come aconito e bucaneve che iniziano a fiorire da gennaio in poi. Seguono crochi, narcisi, giacinti che offrono colore sollievo alla vista in inverno e cibo per le nostre api. Dopo i bulbi primaverili, l’albero inizia a fiorire quasi con riluttanza e quindi la stagione tardiva scorre con il nettare della frutta, la verdura e la fioritura. Non c’è mai un mese senza che un fiore sbocci.

fiori selvatici maddy harland

Briza media, erba perenne
Briza media, erba perenne

Il prato in estate è un sempre più eterogeneo mix di fiori ed erbe. La mia preferita è l’erba ‘tremula’, appropriatamente chiamata Briza media, con un cuore delicato come seme. I fiori includono centaura maggiore e minore, margherita comune, scabiosa di campo, geranio, medica lupolina, acetosa, piantaggine, bocca di leone, primula, prunella vulgaris, ortica gialla, bugola, origano, non ti scordar di me, ranuncolo … e speriamo di reintrodurre il ginestrino.

I fiori spuntano ovunque. La margherita comune migra verso l’orto non interrato, spunta nell’area dello stagno nel giardino anteriore accanto alle rose da tè profumate, cerca di colonizzare l’erba del giardino….

Devo eliminarla quando rischia di superare i nostri semi di ortaggi. Le lascio godere la sua libertà sotto gli alberi e negli angoli in fiore.

Fiori multi-funzionali

I permacultori impegnati nei paesaggi commestibili potrebbero pensare che i fiori siano un indice di autoindulgenza, ma la verità è che hanno molte funzioni.

    1. Un mix di fiori autoctoni e selvatici fornisce tutto l’anno nettare per le api.
    2. I fiori forniscono cibo per calabroni e api solitarie, falene, farfalle e altri invertebrati.
    3. I fiori attirano gli insetti benefici che mangiano i parassiti.
    4. Molti fiori sono commestibili – noi mangiamo primule, lillà, viole, erba cipollina (al momento nessun aglio fiorito spunta), borragine, calendula, malva comune, maggiorana, primula, asperula, acetosa … sono così tanti da elencare… come insalate. Petali di rosa e lavanda e altre erbe insaporiscono deliziosi dessert.
    5. I semi dei fiori sono in grado di fornire cibo per uccelli come i cardellini. Il cardo in particolare è comune, ma anche le teste di maggiorana forniranno cibo nel tardo inverno.
    6. Il prato non falciato diventa l’habitat per molte specie, non solo gli insetti e gli uccelli, come detto sopra. Essi a loro volta attirano i rapaci. Prima che rendessimo coltivabile la nostra terra sterile, le poiane erano rare e i nibbi reali sconosciuti. Ora sono un motivo per festeggiare.
    7. Più api, compreso il miele e i calabroni, significa un più alto livello di impollinazione per le colture di frutta e verdura.
    8. I fiori devono essere una parte consistente di ogni policoltura. Anche la più ordinata delle zone coltivate a ortaggi ha bisogno accanto di una zona di conservazione piena di piante in fiore, sia autoctone che esotiche, che attirano utili insetti e forniscono l’habitat per anfibi e rettili che mangiano le lumache, e mammiferi come i ricci.
    9. I fiori aiutano a guarire. Uno studio molto citato, pubblicato nel 1984 sulla rivista Science dallo psicologo ambientale Roger Ulrich, ora alla Texas A & M University, è stato il primo a utilizzare gli standard della moderna ricerca medica – severi controlli sperimentali e risultati quantificati sulla salute- per dimostrare che guardare un giardino a volte può accelerare la guarigione da un intervento chirurgico, da infezioni e da altri disturbi.
    10. La vita è una sfida. Sappiamo per esperienza personale che i fiori nutrono l’anima. Forniscono sollievo emotivo e mentale – e ci sono studi che lo dimostrano bene.

 

Maddy e Tim Harland fanno giardinaggio forestale ed ecologico dal 1994. Hanno spiegato come progettare e pianificare un giardino foresta in Big Dreams, Small Spaces di Monty Don Giovedì 18 Febbraio 2016 su BBC2 alle 8 di sera. Guarda il  video sotto [in inglese].

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Traduzione di Simona Caracciolo
Fonte: http://www.permaculture.co.uk/articles/essential-role-wildflower-meadows-flowers-edible-garden

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