A cura d Giovanni Santandrea
Grande è stata l’emozione che abbiamo provato quando è nata in noi l’idea di una scuola dedicata alla Permacultura umana. Sono momenti unici e molto belli, nei quali ciascuno di noi ha potuto esprimere e manifestare tutti i suoi sogni. Pur con competenze ed esperienze diversificate, ci siamo ritrovati accomunati da un’idea di base: era tempo anche in Italia di esplorare e allargare gli orizzonti della progettazione in permacultura negli ambiti della propria vita, del proprio gruppo, della propria comunità locale. E lo volevamo fare mettendo al centro del progetto le persone.
In realtà Marco, Silvia, Massimo ed io siamo accomunati da esperienze importanti all’interno del movimento delle Transition Town. E non è un caso che Rob Hopkins, uno dei co-fondatori di quel movimento, è insegnante di permacultura. Quindi l’esperimento sociale delle città di Transizione si può considerare a tutti gli effetti la concretizzazione più nota e diffusa della permacultura sociale.
Alla base del cambiamento proposto dal movimento della Transition Town c’è uno schema, che racchiude un processo molto profondo e articolato: testa per capire, cuore per sentire, e mani per agire. Gli aspetti emozionali, interiori vengono tenuti molto in considerazione nella formazione personale verso la realizzazione di città di transizione, rappresentano la Transizione interiore (Heart & Soul).
Troppe volte nei gruppi e nelle organizzazioni l’obiettivo comune, semmai anche molto importante e pieno di valore etico, mette in secondo piano, fino a trascurare, la cura delle persone che vi fanno parte. La dimensione cuore porta l’accento su un fatto molto semplice: se vogliamo veramente cambiare e migliorare il mondo bisogna porre molta attenzione anche al modo in cui agiamo, non solo al risultato. “Essere attenti al modo in cui agiamo” accompagna il nostro sguardo a curarci del mondo della consapevolezza, della conoscenza di sé, del silenzio non giudicante, della pace interiore. Si apre quindi uno scenario nuovo che non rappresenta una fuga dalla realtà, dall’urgenza dell’azione concreta. Anzi, ne diventa la fonte di energia rinnovabile interiore, il motore propulsivo, per animare ogni progetto ed azione.
Con queste premesse abbiamo deciso di progettare un percorso di formazione annuale nel quale offrire ai partecipanti prima di tutto un’esperienza di crescita e transizione personale. Durante questo nostro periodo di preparazione ci siamo, come tutti, confrontati con le limitazioni di contrasto alla diffusione del coronavirus. Il corso che inizialmente era stato sviluppato in una serie di incontri residenziali a cadenza mensile, l’abbiamo riformulato in una versione on line. Qualcuno potrebbe obiettare che la mancanza di incontri in presenza può diventare un ostacolo per il nostro progetto. Certo, ne siamo consapevoli. Questa difficoltà oggettiva può essere compensata e superata attraverso uno stile di facilitazione degli incontri adeguato. In questi mesi abbiamo verificato più di una volta come anche on line si può creare uno spazio di condivisione autentico e profondo, che nulla ha da invidiare rispetto agli incontri convenzionali. Ci confortano i feedback positivi che abbiamo ricevuto. Siamo fiduciosi che l’energia di crescita ed evoluzione che solo un gruppo può dare, si può accendere e sviluppare anche in una modalità virtuale.
Come si dice in permacultura: dove è il problema lì c’è anche la soluzione.
Ma tornando agli aspetti legati alla crescita personale, ci siamo ritrovati quanto mai concordi nel voler proporre un percorso nel quale l’approfondimento di singole tecniche è importante e necessario, ma senza mai trascurare una visione metodologica complessiva dove al centro intendiamo sempre portare attenzione alle persone con i propri bisogni, le proprie emozioni, i propri pensieri, i propri sogni.
Un corso che ha l’ambizione di formare alla cura di sé e degli altri, sarà efficace nella misura in cui al suo interno realizzerà spazi di cura e attenzione a ciascun partecipante del gruppo. Non solo teoria, ma anche pratica e lavoro di consapevolezza personale. Ogni forma di apprendimento si basa su una contaminazione di idee e pensieri e la capacità di trasformarli in azione.
E questo equilibrio tra consapevolezza ed azione troverà la sua manifestazione più evidente in un progetto che nella parte conclusiva del corso ciascun partecipante (o gruppo di partecipanti) individuerà. A sostegno di questa progettualità abbiamo previsto un pacchetto di 6 ore per un percorso di coaching individuale.
Un percorso di coaching evolutivo non fornisce risposte o consulenze, pone domande utili a scoprire e valorizzare le proprie potenzialità, ad incrementare l’energia necessaria al raggiungimento del proprio obiettivo.
Questi sono alcuni degli aspetti che saranno ingredienti base del corso annuale “Permacultura personale e sociale”.
Se sei interessato prenota un colloquio informativo.
Tutte le info su www.permacultura-umana.it